Una nuova ricerca nel campo delle neuroscienze sembra aver finalmente trovato una risposta alla vecchia domanda: i soldi fanno davvero la felicità?
Il recente studio, pubblicato nel 2023 sulla rivista della National Academy of Sciences, è stato condotto da due esperti rinomati: Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, e Matt Killingsworth, specialista nello studio della felicità. La collaborazione tra questi due ricercatori ha portato a risultati sorprendenti.
Secondo Lorenzo Dornetti, Ceo di Neurovendita, un’azienda privata di neuroscienze, i due esperti avevano inizialmente punti di vista differenti. Kahneman sosteneva che esistesse una correlazione tra denaro e felicità fino a un reddito annuo di 100.000 euro, al di sopra del quale le due variabili erano indipendenti. D’altra parte, Killingsworth sosteneva che non ci fosse alcun limite e che l’aumento del reddito portasse sempre a un incremento del livello di felicità.
La ricerca congiunta dei due scienziati ha dimostrato che entrambe le tesi erano corrette, rivelando tre importanti scoperte sul rapporto tra denaro e felicità.
Innanzitutto, è emerso che il limite di 100.000 euro annuali esiste, ma solo per il 15% della popolazione meno felice. Al contrario, per il 60% delle persone, che si colloca tra un livello medio e buono di felicità, il limite non esiste affatto. In questo caso, una maggiore disponibilità di denaro porta a un aumento dei livelli di felicità.
La terza scoperta riguarda il restante 25% della popolazione, definito come “superfelice”. Tra questi individui, un incremento significativo del reddito produce un’intensificazione del benessere.
Secondo lo studio, per l’ampia maggioranza della popolazione (85%), a differenza di quanto dibattuto per secoli, sembrerebbe che il segreto della felicità risieda proprio nei soldi.
Queste nuove scoperte gettano una luce interessante sulla comprensione delle dinamiche tra denaro e benessere. Tuttavia, è importante considerare che la felicità è un concetto multidimensionale e può essere influenzata da molti altri fattori, oltre al reddito finanziario. Pertanto, nonostante i risultati di questa ricerca, è essenziale adottare un approccio olistico per comprendere appieno la complessità della felicità umana.
Questa scoperta potrebbe avere importanti implicazioni per le politiche pubbliche e i programmi di benessere, fornendo una prospettiva scientifica sul rapporto tra soldi e felicità.