Società e Consumatori

Materiali Compositi, la via sostenibile alle terre rare

Le terre rare, preziose risorse necessarie per la transizione ecologica, rappresentano una sfida cruciale, poiché la loro distribuzione è disomogenea nel mondo e la Cina detiene il controllo della maggior parte dell’approvvigionamento globale. Tuttavia, una soluzione innovativa potrebbe essere alla portata: l’utilizzo di materiali compositi, un’idea rivoluzionaria proposta dalla Fondazione Rara Ets, fondata da docenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

A differenza dell’approccio tradizionale basato su nuovi giacimenti o negoziati internazionali, la Fondazione Rara Ets ha intrapreso un percorso di ricerca creativo e sostenibile. Grazie a un algoritmo appositamente sviluppato, il team ha esplorato una vasta gamma di combinazioni di materiali, identificando quelli in grado di replicare le preziose proprietà delle terre rare. Questo approccio offre una soluzione promettente senza la necessità di ricorrere all’estrazione inquinante e costosa.

La recente scoperta di un giacimento di terre rare in Svezia, sebbene entusiasmante, si scontra con sfide sociali e ambientali, poiché si trova in un territorio sacro per la popolazione autoctona dei Sami. In Italia, il governo ha avviato uno studio per mappare le potenziali riserve di materiali critici, ma la soluzione proposta dalla Fondazione Rara Ets sembra aprire nuovi orizzonti verso un approccio più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Gli esperti della Fondazione Rara Ets hanno dimostrato con successo l’efficacia del loro algoritmo, capace di ottimizzare la ricerca di materiali compositi. L’obiettivo è quello di creare un database sempre più ricco di informazioni, finalizzato a individuare e impiegare materiali sostenibili e amici dell’ambiente in sostituzione delle terre rare.

Tuttavia, per accelerare i progressi e promuovere un’economia sempre più sostenibile, la Fondazione Rara Ets chiede un intervento a livello europeo. Rivolge un appello al governo italiano affinché si impegni a negoziare con la Commissione Europea per ottenere fondi mirati al sostegno e allo sviluppo di materiali compositi come alternative efficaci alle terre rare.

L’audizione informale alla Commissione Esteri ha gettato luce su questa prospettiva innovativa e ambiziosa, aprendo una nuova strada verso una maggiore sostenibilità. Grazie alla Fondazione Rara Ets e al loro approccio pionieristico, c’è speranza di raggiungere un futuro migliore, in cui sia possibile conciliare le esigenze della Terra e della nostra salute. Il percorso verso materiali compositi sostenibili si prospetta come una chiave per sbloccare nuove opportunità e risolvere una delle questioni più urgenti del nostro tempo.

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