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Peter Sagan, il ritiro e la nuova avventura

Peter Sagan, uno dei ciclisti più importanti e iconici dell’ultimo ventennio, ha recentemente annunciato il suo ritiro dalle gare su strada, segnando così la fine di un’era. La sua carriera eccezionale e il suo impatto nel mondo delle corse su strada non possono essere dimenticati da chi ama questo sport fatto di sacrificio e sudore. Tuttavia, Sagan non è destinato a “scomparire” dalle competizioni, ma piuttosto a tracciare nuove straordinarie strade.

Una carriera indubbiamente pazzesca, costellata di trionfi incredibili e record difficilmente superabili. Fin dalla sua giovinezza, Peter Sagan ha dimostrato un talento fuori dal comune nella mountain bike, una disciplina che gli ha conferito un’abilità di guida e una resistenza fondamentali per il suo successivo successo nelle competizioni su strada. In questa specialità, tra gli juniores, ottiene importanti risultati, tra cui la vittoria di tutti i campionati di categoria, nazionale, europeo e mondiale.

Il suo esordio tra i professionisti avviene nel 2009 e riesce subito a mettersi in luce, senza tuttavia trovare la via del successo. L’anno successivo viene ingaggiato dal team italiano della Liquigas-Doimo, riuscendo ad ottenere le sue prime 5 vittorie.

Il 2011 è stato un anno significativo per Sagan, poiché ha partecipato alla sua prima grande corsa a tappa, la Vuelta, dove riesce a tagliare per primo il traguardo in ben tre occasioni. Questo è stato solo l’inizio di una serie di successi che lo hanno portato a diventare uno dei corridori più vincenti e amati al mondo.

Nel 2012 inizia a mettere il primo tassello per costruire la sua leggenda: Vince per la prima volta la classifica a punti del Tour de France. Infatti, un aspetto significativo della carriera di Peter Sagan è stato certamente il suo legame con la maglia verde della Grande Boucle, una maglia che ha portato fino a Parigi per 7 volte tra il 2012 e il 2019 e che gli ha regalato anche un soprannome molto eloquente: Tourminator.

Un’altra serie di successi ha contribuito a scrivere il nome del corridore slovacco nell’olimpo delle corse su strada, infatti ha conquistato tre Campionati del Mondo consecutivi dal 2015 al 2017, diventando così il primo e finora unico corridore a ottenere tale impresa.

La sua versatilità, unita alla sfrontatezza e a un talento non comune, gli hanno consentito di primeggiare 121 volte in 15 stagioni da professionista. Tra i suoi successi possiamo citare un’edizione della Parigi-Roubaix, una del Giro delle Fiandre, tre della Gand-Wevelgem e una della E3 Harelbeke. Oltre a ciò si aggiungono anche dodici tappe al Tour de France, quattro tappe alla Vuelta a España, due al Giro d’Italia e una classifica finale dell’UCI World Tour.

Tanti successi e tanta gloria, ma la storia di Peter Sagan non si ferma qui. Infatti Peter il Grande ha deciso di tornare al suo primo amore: la mountain bike. Il suo obiettivo è quello di qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024 e cercare di ottenere la medaglia olimpica che gli è sfuggita a Rio 2016 a causa della sfortuna.

Per ogni fine c’è un nuovo inizio e quindi guardiamo con curiosità alla sua nuova avventura nella mountain bike, con la speranza che ci siano nuovi fantastici traguardi all’orizzonte per questo straordinario campione.

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