Le abitudini degli italiani in fatto di sicurezza informatica sembrano ancora legate a scelte poco ispirate, come evidenzia l’analisi annuale di NordPass. Nel 2023, la password più comune in Italia non è più la tradizionale 123456, ma è stata surclassata da “admin”, una scelta altrettanto poco sicura.
Le Classifiche Nazionali e Globali
La graduatoria italiana vede admin al primo posto, seguita da 123456 e la meno creativa ma altrettanto diffusa “password”. Curiosamente, termini come “ciaociao”, “juventus”, “napoli” e “martina” compaiono solo oltre l’undicesima posizione, mentre nomi comuni come Francesco, Corrado e Riccardo seguono la stessa tendenza.
A livello mondiale, la situazione non migliora. La password più utilizzata globalmente è ancora 123456, seguita da admin e 12345678. Uno sguardo più approfondito rivela alcune peculiarità, come l’Australia che preferisce “banned” come password, mentre nel Regno Unito dominano le squadre di calcio come Liverpool, Arsenal e Chelsea.
La Sicurezza delle Password
Un dato rilevante emerso dall’analisi è che gli utenti tendono a utilizzare password più “deboli” per proteggere gli account su piattaforme di streaming multimediale, riservando quelle più “solide” per servizi finanziari. Circa il 31% delle password più utilizzate nel 2023 è costituito da sequenze numeriche.
Verso un Futuro Senza Password
Per affrontare il problema delle password deboli, diverse soluzioni stanno emergendo. Tra queste, Passkey si distingue, offrendo un’identificazione univoca basata su biometria, volto e impronte digitali. Inoltre, la Fido Alliance, con la partecipazione di colossi tecnologici, sta lavorando a uno standard unico di autenticazione per ridurre la dipendenza eccessiva dalle password.
L’analisi, condotta in collaborazione con esperti indipendenti specializzati in sicurezza informatica, ha valutato un database ottenuto da diverse fonti pubbliche, compreso il dark web. In un’epoca in cui la sicurezza online è sempre più critica, l’adozione di metodi di autenticazione avanzati sembra essere la strada da percorrere per garantire la protezione dei dati personali.