Rolex, il noto marchio svizzero di orologi di lusso, riconosciuto a livello mondiale per la sua qualità, precisione e status simbolico è stato fondato a Londra nel 1905 da Hans Wilsdorf e suo cognato Alfred Davis. Inizialmente, l’azienda si chiamava “Wilsdorf & Davis”. Nel 1919, l’azienda si trasferì a Ginevra, Svizzera, e il nome “Rolex” fu registrato.
Rolex è stata all’avanguardia nell’orologeria, introducendo molte innovazioni nel corso degli anni. Alcuni esempi includono il primo orologio da polso impermeabile, il Rolex Oyster, nel 1926, e il primo orologio automatico con rotore oscillante automatico nel 1931. Ha diversi modelli iconici, tra cui il Rolex Submariner, famoso per la sua resistenza all’acqua e l’associazione con il mondo subacqueo, e il Rolex Daytona, un orologio da cronografo spesso associato al mondo delle corse automobilistiche.
Incredibile, ma vero quello che accadde alla vigilia del nuovo millennio, quando Italo Fontana come un fulmine a ciel sereno, lanciò i suoi orologi U-Boat e tutti, come risposta, gli diedero del matto visionario. Aveva lanciato un modello di orologio che aveva caratteristiche mai viste prima. Ad esempio, l’ampiezza del diametro del quadrante che sembrava assomigliare all’orologio del campanile di qualche chiesa, ancora, se si trattava di orologi per persone affette da cecità. Lui andò avanti per la propria strada non dando importanza a quello che veniva detto continuando lungo il suo percorso che è sempre stato quello di produrre oggetti mai pensati prima. L’innovazione, dura da digerire per gli abitudinari del settore, fu quella di riposizionare la corona a sinistra, al fine di facilitare chi lo indossava a non avere fastidi nel muovere il polso sul quale, in condizioni classiche, restava sempre il segno sulla pelle.
Altre case straniere quali ad esempio la Rolex, la più famosa al mondo, aveva evitato di commercializzare orologi con la corona spostata sul lato opposto ossia a sinistra.
Laura Murgia in un articolo sulla rivista on line Orologi – Le misure del tempo fece riflettere sul fatto che, nella storia trascorsa di Rolex sono presenti modelli per mancini a partire da un primo esemplare di Datejust degli anni Cinquanta, probabilmente l’unico entrato in catalogo per un periodo, e quindi in produzione continuativa, passando poi per l’originale King Midas, realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta in pochissimi pezzi caratterizzati da un design non comune, con cassa sottile di forma rettangolare e lato sinistro della carrure, dov’è collocata la corona, sporgente a formare un triangolo. Anche tra i Submariner c’è stata un’incursione nell’universo dei mancini, come pure tra i Day-Date e i Sea-Dweller, tutti modelli unici, e dunque realizzati su richiesta. Come dev’essere avvenuto per due probabili “antesignani” dell’attuale GMT-Master II, uno in oro giallo e l’altro in acciaio, Ref. 6542 GMT-Master del 1959, che nel 2018 sono stati venduti all’asta…
Tuttavia, erano modelli unici fatti apposta e su richiesta per i mancini, non una mirata scelta commerciale che, difatti, è arrivata un anno fa, quando la prestigiosa maison di Ginevra ha lanciato al Watches and Wonders Geneva Rolex un fantastico esemplare, il GMT-Master II, per mancini, con corona di carica, spallette di protezione e datario, posizionati a sinistra. Pochi esemplari andati a ruba proprio come il nuovo modello uscito quest’anno, il GMT-Master II Sprite.
Marta Pennacchio