In una dimostrazione di unità senza precedenti, circa 250 artisti musicali di fama internazionale, tra cui Billie Eilish, Nicki Minaj, Elvis Costello, R.E.M., Mumford & Sons, Katy Perry e Pearl Jam, hanno manifestato il loro dissenso contro l’utilizzo non autorizzato delle loro opere da parte dell’intelligenza artificiale. Una petizione online, lanciata e sostenuta dall’Artist Rights Alliance, esprime la crescente preoccupazione nel settore per l’uso irresponsabile di IA che potrebbe svalutare il lavoro creativo umano.
La lettera aperta, firmata da artisti di vari generi musicali, denuncia l’uso delle loro opere musicali per addestrare modelli di intelligenza artificiale senza il loro consenso. “Le grandi corporazioni stanno approfittando delle nostre creazioni per sviluppare tecnologie di IA che non solo competono con noi, ma minacciano di sostituire completamente l’arte umana”, affermano i firmatari. La lettera evidenzia come questa pratica possa diluire significativamente le royalties dovute agli artisti, impattando negativamente sul loro sostentamento.
La campagna “Stop devaluing music” punta a sensibilizzare sul fatto che l’intelligenza artificiale, sebbene possa potenzialmente arricchire il panorama creativo, sta attualmente minacciando la privacy, l’identità e la stabilità economica degli artisti. L’appello richiede un impiego più etico e responsabile della tecnologia, che rispetti i diritti degli artisti piuttosto che svalutarli.
L’Artist Rights Alliance, un’organizzazione no-profit che difende i diritti degli artisti nell’era digitale, sta guidando questa iniziativa per promuovere una riflessione critica sull’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale da parte di aziende tecnologiche, sviluppatori, e piattaforme di musica digitale. L’organizzazione sollecita un cambiamento radicale nel modo in cui queste entità si approcciano all’utilizzo delle opere creative.
Gli artisti firmatari della petizione riconoscono che l’intelligenza artificiale ha il potenziale per innovare e arricchire il campo creativo. Tuttavia, insistono sulla necessità di un cambio di direzione che privilegi la protezione e la valorizzazione delle opere umane rispetto alla convenienza economica dell’automazione. La loro posizione chiama a una discussione più ampia e a politiche che regolamentino in modo più efficace l’interazione tra creatività umana e intelligenza artificiale.
Questo articolo intende evidenziare la sfida emergente tra la creatività umana e l’avanzamento tecnologico, sottolineando l’importanza di trovare un equilibrio che rispetti e valorizzi il lavoro degli artisti in un’era sempre più digitalizzata.
Marta Pennacchio