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Inside Out 2: Educare alle Emozioni, Educare con le Emozioni

Chi dice che i film d’animazione siano solo per bambini? E soprattutto, in fondo non siamo forse tutti bambini un po’ cresciuti e con più responsabilità? Ma soprattutto, c’è da chiedersi quanto i film che, erroneamente, vengono additati ed etichettati come “per bambini”, possano insegnare a noi adulti. Anzi, potremmo dire che proprio questi film riescono a farci sognare, vivere ed imparare esperienze che forse neanche la tarda età è riuscita ad insegnarci.

Il valore pedagogico dei film è un argomento sempre più rilevante nel panorama educativo attuale; panorama in cui è necessario supportare le proprie lezioni con materiale didattica trans-mediale, che comprende slide, film, libri, video e, talvolta, articoli di giornale. In un contesto così articolato, i film d’animazione sono una vera e propria manna dal cielo poiché permettono di bypassare la complessità e l’artificiosità del mondo adulto, che spesso funge da ostacolo nella comunicazione e nella comprensione dei più piccoli, permettendoci di arrivare dritti al loro cuore e alle loro orecchie avendo la sicurezza di parlare un linguaggio accessibile anche a loro.

Inside out 2, in uscita in tutte le sale cinematografiche italiane a partire dal 19 giugno ci offre una nuova prospettiva che, al contempo, intrattiene ed educa i più grandi e i più piccoli. Le emozioni e la gestione delle stesse sta diventando un argomento sempre più delicato anche a causa della vita estremamente frenetica che noi tutti ci ritroviamo a vivere e che, spesso, ci porta a compiere la scelta più veloce piuttosto che quella migliore; un esempio di ciò sono quei modelli educativo-comportamentali offerti dai genitori che, pur di non dover “subire” il proprio figlio, lo piazza davanti allo schermo di un tablet, televisore, computer o cellulare.

Come dimostrano gli studi più recenti, tali modelli educativi, per quanto possano essere utili nel breve termine, non lo sono in realtà nel lungo termine poiché rischiano di alimentare quel dato già tristemente elevato legato alla depressione e agli attacchi di panico e di ansia nei giovani e nei giovanissimi.

Tematiche come la salute mentale sono integrate già da un po’ di tempo all’interno del mondo dei bambini come dimostra Il gatto con gli stivali 2: l’ultimo desiderio in cui il protagonista omonimo si ritrova vittima di un attacco di panico. Ma è sano mostrare ciò ad un bambino? La risposta, a mio avviso, è positiva. Sapere di non essere soli e avere modelli di riferimento umanizzati, in tutte le loro sfaccettature – sia quelle positive, come l’estrema atleticità del gatto, sia quelle negative, legate ad attacchi di panico in cui si ha la sensazione di venir meno – possono aiutare il giovane che ne soffre a non colpevolizzarsi e a non sentirsi in imbarazzo.

L’imbarazzo, così come la noia, l’invidia e l’ansia sono le nuove emozioni protagoniste di Inside Out 2, film d’animazione che, come detto in precedenza, va ad arricchire la costellazione di film “per bambini” che trattano questioni delicate legate alla salute mentale. Noi di Kreanews stiamo già preparando i popcorn, ti unirai a noi?

Corrado Luciano

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