Primo PianoSalute e Benessere

Storia dell’evoluzione delle nostre abitudini: E l’uomo divenne pigro!

Fermatevi un attimo a pensare: qual e oggi il simbolo di modernità nella nostra cucina? Il primo che mi viene in mente è la friggitrice ad aria! Eh sì per chi non vuole rinunciare al sapore di un piatto croccante

Andiamo un po’ a ritroso: una volta era il microonde, prima il frigo ed ancora poteva essere la carne in scatola, gli omogenizzati e le verdure surgelate.

Pensiamo invece che una volta un frutto come la banana era considerato esotico; oggi avocado, bacche di Goji e non solo si trovano abbondantemente sulle nostre tavole. Lo associamo alla nostra idea di benessere no? lo yogurt Greco con semi di chia, le uova moderne fortificate con omega 3 ed il latte arricchito di vitamina D, più tutti gli altri alimenti che compriamo al supermercato, addizionati di qualsivoglia micronutriente.

Quanto fa bene tutto questo alla nostra salute, mentale e fisica? Quand’è che abbiamo iniziato a trattare una popolazione sana come una popolazione di malati?

Da quando la società ha seguito la sua naturale corsa verso il progresso e la tecnologia è diventata parte integrante dei processi di produzione degli alimenti, i nuovi lavori ci vogliono sempre più seduti: segretari, impiegati, autisti, e io che scrivo.

Gli orari di lavoro sono, in media, sempre più centrali nella nostra routine, come si fa ad avere il tempo di preparare una zuppa di fagioli da zero, pelare le patate e tagliarle, sminuzzare una cipolla? Quindi eccoci qui: ad acquistare prodotti surgelati, a mangiare peperoni anche d’inverno ed è qui che siamo inciampati.

Abbiamo obbligato la natura a fornirci una risorsa tutto l’anno con lo scotto da pagare però di avere alimenti con scarso valore biologico: Perdita di vitamine, di Sali minerali, imbottiti di grassi e zuccheri per renderli più appetibili, di coloranti per renderli più carini e rassicuranti!

Allora cosa ha dovuto fare la tecnologia alimentare per bypassare il problema? Addizionare ciò di cui pare siamo carenti.

Tuttavia, diverse sono le pubblicazioni che ci mettono in guardia da un’eccessiva integrazione di questi nutrienti.

Facciamo un passo indietro, cosa vuol dire micro e macronutriente? Molto semplice: il micronutriente è così chiamato perché ne occorrono piccole quantità, non ha valore calorico ma serve alle nostre cellule per svolgere funzioni vitali o ne sono anche componenti, tipicamente il calcio, il ferro, etc.; I macronutrienti sono il gruppo di carboidrati, grassi e proteine I quali invece apportano calorie al nostro corpo ma hanno anche alter funzioni e ne servono in quantità maggiori.

Ora, ciò che fa il veleno è la dose: se da un lato è vero che la popolazione occidentale riflette una carenza marcata di importanti micronutrienti ed un eccesso di macronutrienti, dall’altra c’è una fetta di popolazione ossessionata da integrazioni, fino al punto di eccedere con gli stessi ed anche questo è causa di altrettanti problemi di salute. Ad esempio un eccesso di vitamina A è associato a danni epatici, danni al feto; uno studio rivela I danni che possono manifestarsi su adolescenti che assumono bevande con addizione di vitamine del gruppo B. Quando assumiamo queste sostanze per un periodo prolungato, esse non rimangono inerti ma interagiscono con il nostro corpo, provocando conseguenze.

Quindi cosa dovremmo fare? Anzitutto, un controllo ogni tanto è sempre ultra consigliato: curare eventuali carenze oppure non imbottirsi di un eccesso di nutrienti, se non ne hai bisogno.

Dovremmo tentare di fare un passo indietro: oggi non mangiamo l’anguria, le fragole, le pesche a dicembre e magari il pensiero ci farebbe rabbrividire, diffideremmo della loro bontà e qualità. Allo stesso modo, dovremmo incoraggiarci a consumare alimenti di stagione, freschi, che provengano da zone di produzione quanto più vicini a noi (più un alimento deve viaggiare per raggiungerci, più il suo valore sarà scarso). Lo so, ti sto chiedendo tanto ma vedila così: la natura ha un suo naturale percorso, cibi e risorse a disposizione che sono stagionali; il nostro sistema si è evoluto seguendo questa linea, non la nuova era moderna e le sue comodità. Fai uno sforzo, prenditi cura del tuo corpo. Non con caramelle gommose alle vitamine D o C, ma esponiti al sole mangia kiwi d’estate ed arance in autunno; fai il tuo carico di caroteni in primavera ed estate così da essere pronti per l’inverno. Svuota il tuo cassetto per le pillole e riempiti il frigo e la dispensa con prodotti freschi e stagionali. Il tuo corpo e la Terra ti ringrazieranno.

Dott.ssa Eliana Migliaccio

Related posts

Ponte sullo Stretto: Un sogno italiano che prende forma

Redazione

La bellezza della Costa de la Luz, Rota e Cadice

Redazione

Inside Out 2: Educare alle Emozioni, Educare con le Emozioni

Redazione