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Il capo di LinkedIn Italia: «Ecco i 10 lavori più ricercati dalle aziende».

Chiunque abbia a che fare con il mondo del lavoro non può non conoscere LinkedIn, probabilmente il più famoso social network dedicato al business al mondo. E in un giorno come questo, il 1° maggio, la festa dei lavoratori, parlare di lavoro è praticamente un dovere, specialmente guardando al futuro e alle professioni più diffuse e ricercate nei prossimi mesi o anni.

A questa domanda ha provato a rispondere Marcello Albergoni, country manager di LinkedIn in Italia, in un’intervista al Corriere della Sera di qualche settimana fa, ripresa oggi dal quotidiano milanese in occasione della festività dei lavoratori. Secondo Albergoni, nel 2023 lo scenario legato al lavoro “si è un po’ raffreddato, con un calo del 18,9% delle assunzioni rispetto al 2022”, spiega. “I numeri erano ancora esposti ai rimbalzi del post-pandemia, con aziende che avevano imbarcato troppe persone, mentre altre che erano alla ricerca hanno dovuto fare i conti con una propria incapacità di incontrare le figure necessarie”.

Proprio questo a volte è il problema nel cercare un impiego: le complicazioni nel far incontrare domanda e offerta di lavoro, nonostante le piattaforme cerchino di semplificarlo. “Chi cerca un lavoro deve dire chi è, parlare di sé, farsi conoscere – spiega Albergoni – Più che il titolo di studio o di lavoro deve mettere in evidenza le sue competenze, le tante cose che sa fare e che conosce”. Da parte loro, le imprese devono risultare attrattive. “Bisogna creare un ambiente che piaccia, anche perché 6 lavoratori su 10 (il 61%) stanno valutando nuove opportunità”, dice citando dati dell’ultima ricerca fatta proprio da LinkedIn.

Ma perché i lavoratori si guardano intorno? La motivazione principale, dice Albergoni, è legata ovviamente alla retribuzione (34%), ma subito dopo (23%) c’è la ricerca di un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata. “Sono soprattutto le donne a spingere questa dinamica”, dice. Ma quali sono le competenze e i tipi di lavoro più ricercati ad oggi? Albergoni ne elenca dieci: “Addetto allo sviluppo commerciale, ingegnere dell’intelligenza artificiale, analista SOC, sustainability specialist, cloud engineer, data engineer, responsabile acquisti, cyber security engineer, consulente cloud e fiscalista”.

E a chi pensa che LinkedIn sia più un social per colletti bianchi e meno per colletti blu (cioè operai o lavoratori manuali), Albergoni risponde spronando aziende e università a “mettersi in mostra, per completare il panorama del lavoro”. Infine, riguardo il fenomeno delle persone che lasciano il lavoro, il capo italiano di LinkedIn spiega che il fenomeno in Italia è “meno evidente rispetto ad altri Paesi (come gli Usa), ma che è anche importante stare attenti per trattenere le persone a bordo – dice – noi cerchiamo di parlare con i manager anche di questo, del ruolo della leadership a tutti i livelli, perché non è affatto vero che un’azienda è come una famiglia”.

Le considerazioni di Albergoni sul calo delle assunzioni rispecchiano una tendenza più ampia nel mercato del lavoro globale. Dopo l’impennata delle assunzioni post-pandemia, molte aziende si trovano ora a dover riequilibrare le loro strutture organizzative. Questo è particolarmente vero per le imprese che hanno assunto in modo aggressivo per soddisfare la domanda aumentata durante la pandemia, e ora devono fare i conti con una realtà economica diversa.

Inoltre, la crescente importanza delle competenze digitali e tecnologiche continua a trasformare il panorama del lavoro. Professioni legate all’intelligenza artificiale, alla sicurezza informatica e al cloud computing sono sempre più richieste, riflettendo l’accelerazione della digitalizzazione in tutti i settori. Questa tendenza sottolinea l’importanza per i lavoratori di investire nella propria formazione continua e per le aziende di offrire opportunità di sviluppo professionale.

Il fatto che la ricerca di un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata sia la seconda motivazione più citata dai lavoratori in cerca di nuove opportunità evidenzia un cambiamento culturale significativo. La pandemia ha modificato le aspettative dei lavoratori, con molti che ora danno priorità alla flessibilità e al benessere personale. Le aziende che riconoscono e rispondono a questa esigenza sono più propense ad attrarre e mantenere talenti.

Questo cambiamento è particolarmente rilevante per le donne, che spesso devono bilanciare responsabilità lavorative e familiari. Le politiche aziendali che promuovono un equilibrio sano tra lavoro e vita privata, come il lavoro flessibile e il congedo parentale, possono fare la differenza nel trattenere dipendenti qualificati e motivati.

LinkedIn continua a svolgere un ruolo cruciale nel connettere professionisti e opportunità di lavoro. Con oltre 700 milioni di membri in tutto il mondo, la piattaforma offre un’ampia gamma di strumenti per aiutare i lavoratori a presentarsi ai potenziali datori di lavoro e per le aziende a trovare candidati adatti. La possibilità di mostrare competenze, certificazioni e raccomandazioni professionali rende LinkedIn una risorsa preziosa sia per chi cerca lavoro che per chi assume.

Inoltre, LinkedIn Learning offre corsi online per aiutare i professionisti a sviluppare nuove competenze e a mantenersi aggiornati sulle tendenze del settore. Questa enfasi sulla formazione continua è essenziale in un mercato del lavoro in rapida evoluzione.

Albergoni sottolinea anche l’importanza della leadership e della cultura aziendale nel trattenere i dipendenti. Un buon leader non solo motiva e ispira il proprio team, ma crea anche un ambiente di lavoro positivo e inclusivo. Le aziende che investono nello sviluppo delle competenze di leadership a tutti i livelli sono meglio attrezzate per affrontare le sfide del mercato del lavoro contemporaneo.

Infine, Albergoni sfata il mito che un’azienda debba essere come una famiglia per i suoi dipendenti. Mentre un ambiente di lavoro accogliente e di supporto è importante, le dinamiche familiari non sono sempre applicabili al contesto professionale. Le aziende dovrebbero mirare a creare una cultura di rispetto reciproco e professionalità, piuttosto che replicare le dinamiche familiari.

Le parole di Marcello Albergoni offrono una panoramica chiara e informativa delle tendenze attuali nel mercato del lavoro. La sfida di bilanciare domanda e offerta, l’importanza delle competenze digitali e tecnologiche, e la crescente attenzione all’equilibrio tra lavoro e vita privata sono tutti temi centrali per i lavoratori e le aziende oggi.

LinkedIn continua a essere un attore chiave in questo scenario, fornendo strumenti e risorse per connettere professionisti e opportunità. Le aziende che riconoscono l’importanza della formazione continua, della leadership efficace e di una cultura aziendale positiva saranno meglio posizionate per attrarre e trattenere i migliori talenti.

In un mercato del lavoro in continua evoluzione, la capacità di adattarsi e rispondere alle nuove esigenze sarà fondamentale per il successo a lungo termine.

Christian Palmieri

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