Ma lo spirito natalizio è poco presente.
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha anticipato l’inizio delle celebrazioni natalizie al 1° ottobre. Questa decisione, annunciata durante il suo programma televisivo settimanale, è stata presentata come un modo per portare “pace, gioia e sicurezza” al paese in un momento di turbolenze politiche ed economiche. Il provvedimento arriva pochi mesi dopo le elezioni contestate di luglio, che sono state ampiamente criticate da gruppi di opposizione e osservatori internazionali come fraudolente.
La mossa ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni venezuelani la vedono come un tentativo di distrarre l’attenzione dalle difficoltà economiche e politiche in corso, tra cui l’inflazione e l’instabilità sociale. Per esempio, José Ernesto Ruiz, residente a Caracas, ha espresso dubbi sulla possibilità di celebrare il Natale in ottobre, mentre molte famiglie stanno lottando finanziariamente. In passato, Maduro aveva già anticipato le festività natalizie in periodi difficili, come durante la pandemia di COVID-19.
I critici sostengono che la mossa sia una strategia politica per migliorare la sua immagine in un momento di crescente malcontento e proteste. Nonostante le dichiarazioni di vittoria di Maduro, molti leader dell’opposizione e organizzazioni internazionali si rifiutano di riconoscere i risultati elettorali, supportando invece il suo avversario, Edmundo González.