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OGM: luci e ombre sulla manipolazione genetica del nostro secolo

Benvenuti a uno degli argomenti più discussi e controversi della storia, uno di quelli che la generazione passata riassume con un “Ai miei tempi non c’erano tutte queste cose e si viveva benissimo”, mentre quelli della generazione attuale rispondono con “OG… che?”.

Cominciamo a porci delle domande: cosa sono gli OGM? Perché li utilizziamo, ma allo stesso tempo vogliamo mantenerne le distanze? Quanto sono sicuri? Sono davvero a rischio zero?

Quando se ne parla, soprattutto attraverso i media, spesso il tema ci confonde ancora di più. Questo accade perché già la definizione di OGM non è chiarissima: gli OGM sono organismi geneticamente modificati. Ciò significa che il DNA di questi organismi è stato alterato attraverso l’introduzione di geni di altre specie o la modifica di quelli preesistenti, utilizzando tecniche di ingegneria genetica, come la trasformazione genetica. Tuttavia, anche l’uomo è un essere geneticamente modificato, poiché, attraverso l’evoluzione, i nostri geni si sono adattati e modificati nel tempo. Non siamo mica gli stessi di millenni fa!

Anche le piante si sono modificate moltissimo nel corso della loro storia evolutiva. Di nuovo, cosa distingue gli OGM dalle piante evolute naturalmente? Gli OGM, in particolare, sono organismi il cui DNA è stato modificato in laboratorio per conferire specifici tratti desiderati, come la resistenza a parassiti o condizioni ambientali difficili.

Errore comune:

Non dobbiamo pensare che i processi utilizzati per creare OGM siano completamente innaturali. In natura, la selezione genetica avviene già da milioni di anni, con le piante e gli animali che si adattano lentamente ai cambiamenti ambientali. Con l’ingegneria genetica, non facciamo altro che accelerare questi processi in modo mirato e controllato. Tecniche come il CRISPR/Cas9, ad esempio, permettono modifiche precise al DNA, riducendo drasticamente il tempo necessario per ottenere i risultati che, in natura, impiegherebbero millenni.

Parliamoci chiaro: o scegliamo di avere il nostro personale orticello e ci accontentiamo di ciò che Madre Natura offre, oppure andiamo al supermercato e compriamo ciò di cui abbiamo bisogno. Anche l’orticello, però, non è privo di manipolazioni: le coltivazioni moderne sono il risultato di secoli di selezione artificiale, e senza il nostro intervento molte delle piante che coltiviamo non potrebbero sopravvivere.

L’uomo ha sempre selezionato le piante più robuste e le ha incrociate per creare varietà più resistenti a malattie, clima avverso e parassiti. Questo processo, noto come selezione artificiale, è stato praticato per millenni. L’ingegneria genetica, che utilizza strumenti come la trasformazione genetica o il gene editing, non fa altro che accelerare questa evoluzione, introducendo modifiche precise e sicure per ottenere piante di pomodoro più resistenti o varietà di riso arricchite con vitamina A (un esempio è il Golden Rice, sviluppato per combattere la carenza di vitamina A nei Paesi in via di sviluppo).

Vantaggi degli OGM:

L’utilizzo di organismi geneticamente modificati può ridurre la dipendenza da pesticidi e fertilizzanti chimici, diminuendo così l’impatto ambientale delle coltivazioni intensive. Secondo la FAO e studi dell’EFSA (European Food Safety Authority), gli OGM possono contribuire a sfamare una popolazione mondiale in crescita, migliorando la resa delle colture e la loro resistenza a eventi climatici estremi.

Ma dov’è la fregatura?

L’opinione pubblica tende a diffidare degli OGM, spesso perché non si conoscono a fondo i meccanismi alla base della loro creazione. In Italia, ad esempio, la coltivazione di OGM è vietata, ma possiamo comunque importare prodotti OGM destinati all’alimentazione animale. Questo porta a un paradosso: vantiamo il made in Italy, ma, allo stesso tempo, dipendiamo da materie prime geneticamente modificate.

Il divieto italiano ha radici in una vicenda legale: un agricoltore friulano, colpevole di aver coltivato mais OGM, fu inizialmente multato, ma la Corte Europea chiarì che il divieto di coltivazione non poteva essere imposto senza prove scientifiche sulla nocività degli OGM. Tuttavia, la normativa italiana si basa sul principio di precauzione, teso a proteggere la biodiversità e il made in Italy, che nel 2013 ha portato all’emanazione del divieto, nonostante le pressioni della Comunità Europea per rimuoverlo.

Sicurezza degli OGM:

Alcune preoccupazioni comuni riguardano la possibilità che gli OGM possano causare allergie o avere effetti a lungo termine sulla salute. Tuttavia, secondo studi condotti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dalla EFSA, gli OGM attualmente in commercio non presentano un rischio maggiore rispetto agli alimenti convenzionali. Ogni nuova varietà OGM viene sottoposta a rigorosi test di sicurezza prima di essere approvata per il consumo umano e animale.

D’altro canto, alcuni studi hanno mostrato che le colture OGM possono influire negativamente sugli ecosistemi, danneggiando specie non bersaglio, come gli insetti impollinatori, che sono fondamentali per l’equilibrio ambientale. Tuttavia, la ricerca in questo campo è ancora in corso, e non vi sono conclusioni definitive.

Nessuno di noi ha risposte definitive sul lungo termine, ma è fondamentale informarsi e basare le proprie opinioni su fatti concreti. Condannare gli OGM senza un’analisi critica rischia di bloccare il progresso scientifico e tecnologico, che potrebbe invece aiutare a risolvere problemi globali come la sicurezza alimentare e la sostenibilità.

A te la scelta!

Eliana Migliaccio

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