La parola dell’anno 2024 scelta dall’Oxford University Press è “brain rot”, un’espressione colloquiale che descrive lo stato mentale derivante dal consumo eccessivo di contenuti mediatici, come video, serie TV, social media o videogiochi, spesso associato a una perdita temporanea di concentrazione o lucidità. Il termine, usato prevalentemente in modo ironico o critico, riflette il rapporto sempre più complesso tra le persone e il digitale.
Il significato di “brain rot”
Letteralmente “marciume cerebrale”, questa frase è entrata nel lessico comune dei giovani per esprimere la sensazione di “spegnimento mentale” che si prova dopo ore trascorse in attività che richiedono poca attenzione o stimolano continuamente il cervello in modo passivo. È una risposta alla crescente consapevolezza dell’impatto che il consumo di contenuti digitali ha sulla salute mentale e sulla produttività.
Perché è stata scelta?
L’Oxford University Press ha spiegato che la scelta di “brain rot” è rappresentativa del Zeitgeist del 2024, un anno in cui il mondo ha riflettuto sull’equilibrio tra intrattenimento digitale e benessere personale. Il termine è stato votato dal pubblico, superando altre finaliste come “heat domes” (relativo ai fenomeni meteorologici estremi) e “demure”, che indica un atteggiamento timido o riservato, richiamando valori di modestia e discrezione.
La scelta sottolinea l’impatto culturale del linguaggio legato alle esperienze quotidiane e all’evoluzione sociale in un’era sempre più dominata dalla tecnologia.