Ci sono molti modi per raccontare un viaggio: con una guida turistica in mano, con un itinerario dettagliato, oppure lasciandosi guidare dall’istinto. Io ho scelto un’altra strada: raccontarlo attraverso le mie storie in evidenza, seguendo questi piccoli frammenti digitali, quasi come se stessi ricostruendo il mio diario in tempo reale.
Firenze non è stata solo una città da visitare, ma un’esperienza da vivere passo dopo passo, un intreccio di storia, dettagli curiosi e angoli nascosti che ho esplorato seguendo una guida un po’ fuori dagli schemi: Wikiperdo, un giovane content creator che ha raccontato la città attraverso storie meno conosciute, quelle che non sempre trovi nei libri di storia.
Dalle buchette del vino alle origini del Negroni, dal misterioso legame tra Firenze e il colore viola fino a vicoli e piazze che sembrano avere un’anima propria, questo viaggio è stato un susseguirsi di sorprese. E ora lo rivivo con voi, una storia alla volta.
La mia avventura fiorentina è iniziata con una passeggiata esplorativa nel cuore pulsante della città: Piazza della Signoria. Questa piazza, principale di Firenze e sede del potere civile, è un museo a cielo aperto che racconta secoli di storia. Dominata dall’imponente mole di Palazzo Vecchio, rappresenta la migliore sintesi dell’architettura civile trecentesca cittadina . Accanto, la Loggia della Signoria espone sculture rinascimentali che sembrano prendere vita sotto lo sguardo dei passanti. Al centro della piazza, la Fontana del Nettuno, affettuosamente chiamata “il Biancone” dai fiorentini, aggiunge un tocco di maestosità con le sue figure mitologiche .
Proseguendo la mia passeggiata, mi sono diretta verso All’Antico Vinaio, situato in Via dei Neri 74R . Questo locale, nato a Firenze e oggi divenuto un brand italiano con oltre 30 store nel mondo, è celebre per le sue schiacciate ripiene . Nonostante la fila di clienti in attesa, il servizio è sorprendentemente veloce. Ho scelto una schiacciata farcita con prosciutto toscano, pecorino stagionato e crema di tartufo: un’esplosione di sapori autentici che rappresentano la tradizione culinaria fiorentina.
Con lo stomaco soddisfatto, ho intrapreso la salita verso Piazzale Michelangelo, uno dei punti panoramici più suggestivi di Firenze. Il percorso, sebbene in salita, è gratificante e offre scorci incantevoli sulla città. Una volta raggiunta la cima, la vista è mozzafiato: il Duomo, il Campanile di Giotto, Ponte Vecchio e l’Arno si dispiegano in un panorama che toglie il fiato. Al tramonto, i colori caldi avvolgono la città, creando un’atmosfera magica che rende questo luogo imperdibile per chiunque visiti Firenze.
Ma il tramonto quel giorno l’ho visto giù in città, in un’atmosfera completamente diversa. Scendendo verso il centro, mi sono ritrovata a passeggiare tra il Ponte alla Carraia e il Ponte Amerigo Vespucci, proprio quando il cielo iniziava a tingersi dei colori caldi della sera. Una leggera pioggerellina accarezzava la città, creando riflessi lucenti sull’acqua dell’Arno. Il tramonto era incantevole: il cielo virava dal giallo al rosso, mentre le nuvole giocavano a nascondino con il sole, regalando una luce morbida e dorata che avvolgeva il ponte e la città sottostante.
L’atmosfera era magica, come se il tempo si fosse fermato. Il suono delle acque che scorrevano placide sotto il ponte, unito alla pioggia che ticchettava delicatamente, creava un contrasto unico con la vivacità di Firenze che, pur nella quiete del tramonto, continuava a vibrare. Camminando lentamente, ho avvertito la sensazione di essere testimone di un momento unico, qualcosa che solo Firenze sa regalare. Il sole che scompariva all’orizzonte e la città che si preparava ad accogliere la notte sono stati uno dei tramonti più belli che abbia mai visto, un’esperienza che ha reso ancora più speciale la mia avventura fiorentina.
Ho scelto di pernottare al Porcellino Gallery, un affascinante B&B situato nel cuore di Firenze, a pochi passi dal mercato di Piazza del Mercato Nuovo. Straconsigliato! Questo angolo della città è una delle zone più vivaci e storiche, conosciuta per la sua atmosfera e per la presenza della celebre statua del Cinghiale, simbolo di buon auspicio. Secondo la tradizione, toccare il muso del cinghiale porta fortuna e garantisce il ritorno a Firenze. La statua, che rappresenta un cinghiale in bronzo, si trova sotto una piccola loggia, ed è diventata uno dei luoghi più iconici della piazza, sempre affollata di turisti e locali.
Il Mercato Nuovo, in cui si trova il Porcellino, è un mercato coperto dove di giorno si possono acquistare prodotti artigianali, pelletteria e souvenir tipici di Firenze. La piazza è animata da una varietà di colori e suoni, ed è sempre affollata, creando un’atmosfera unica che si fonde perfettamente con la storia della città. La sera invece diventa il palco degli artisti della strada. Infatti quella prima sera ho avuto la fortuna di vedere uno spettacolo di un gruppo di ballerini che si esibivano proprio nel mercato, trasformando il luogo in un palcoscenico improvvisato. La loro danza fluida e coinvolgente ha catturato l’attenzione dei passanti, creando un momento di magia che sembrava uscire direttamente da una cartolina fiorentina.
Questo tipo di incontri inaspettati sono proprio ciò che rende Firenze così speciale: ogni angolo della città offre un nuovo dettaglio da scoprire, un’opportunità per immergersi nella sua cultura vivace e nell’energia che la caratterizza.
Il secondo giorno a Firenze è iniziato con una visita ai due punti cardinali della città: gli Uffizi e il Palazzo Pitti. Entrambi rappresentano il cuore pulsante della cultura fiorentina e sono un must per chiunque visiti la città.
Per visitare gli Uffizi, acquista i biglietti online in anticipo, un’ottima scelta per evitare le lunghe code che spesso si formano all’ingresso. Gli uffici offrono diverse opzioni di accesso, ma consiglio vivamente di prenotare un biglietto per un orario preciso per godersi la visita senza stress. Il museo ospita una delle collezioni d’arte più importanti al mondo, con opere di maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Caravaggio e Botticelli, con la sua celebre “Nascita di Venere”. Ogni sala racconta un capitolo della storia dell’arte e della cultura, e passeggiare tra i corridoi degli Uffizi è come fare un tuffo nel Rinascimento. La vista panoramica sul Ponte Vecchio dalla terrazza del museo è un altro dei tanti privilegi che gli Uffizi offrono.
Dopo la visita agli Uffizi, mi sono diretta verso il Palazzo Pitti, una delle residenze più imponenti di Firenze, situato sull’altro lato del fiume Arno. Per raggiungerlo, ho attraversato il Ponte Vecchio, sempre affollato di turisti e negozi di gioielli, ma che offre uno dei panorami più suggestivi della città. Al Palazzo Pitti, anch’esso facilmente visitabile con un biglietto che può essere acquistato online, ho potuto esplorare non solo gli appartamenti reali, ma anche i magnifici giardini di Boboli, un vero angolo di paradiso. Questi giardini, con le loro fontane, statue e sentieri ombreggiati, offrono una vista spettacolare sulla città e un’ottima opportunità per fare una pausa dal trambusto urbano.
In entrambi i luoghi, l’aspetto pratico delle prenotazioni online e dei biglietti combinati è stato fondamentale per ottimizzare il tempo. Grazie a queste scelte, ho potuto godere appieno di tutto ciò che Firenze ha da offrire.
La giornata si è conclusa con la visita a un’altro dei luoghi iconici di Firenze: Piazza del Duomo, con il magnifico Duomo di Santa Maria del Fiore, la Cupola di Brunelleschi e il Campanile di Giotto. Di nuovo ho prenotato i biglietti in anticipo online, cosa che consiglio vivamente, specialmente se si vuole salire sulla cupola o sul campanile, poiché l’accesso è regolato per evitare assembramenti. I biglietti combinati per i monumenti offrono un buon rapporto qualità-prezzo, consentendo l’accesso a tutte le principali attrazioni della piazza.
La salita al Campanile di Giotto offre una vista spettacolare della città, ma la vera sorpresa è la Cupola di Brunelleschi, che rappresenta uno degli esempi più straordinari di ingegneria rinascimentale. La cupola, progettata da Filippo Brunelleschi, è una delle strutture più famose al mondo, e salire fino in cima richiede un po’ di fatica, visto che si affrontano 463 scalini stretti e ripidi, ma la fatica è ampiamente ripagata.
All’interno della cupola del Duomo, i dipinti che adornano le sue pareti curve sono una meraviglia che lascia senza parole. Realizzati da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, rappresentano il Giudizio Universale, con Cristo al centro, circondato da santi, angeli e anime che si librano in un drammatico spettacolo di luce e ombra. Il dipinto, che copre l’intera superficie della cupola, sembra quasi prendere vita davanti agli occhi, tanto che si stenta a credere anche di fronte all’evidenza della sua grandezza. La prospettiva curvata crea un’impressione di movimento, e i dettagli, visibili solo con uno sguardo attento, arricchiscono l’esperienza, trasformando l’osservazione in un’emozione che cresce con ogni sguardo. Salire sulla cupola e trovarsi sotto questa straordinaria opera d’arte è come essere testimoni di un miracolo visivo, un’esperienza che si imprime nella memoria con la stessa intensità con cui Firenze è riuscita a conquistarmi.
Una volta arrivati in cima, si è ricompensati con un panorama mozzafiato che abbraccia tutta Firenze, dal Palazzo Pitti al Ponte Vecchio, fino alla campagna toscana circostante.
Ho scelto di salire sulla cupola nel tardo pomeriggio, proprio durante la golden hour, quel momento speciale in cui la luce del tramonto avvolge la città in una tonalità dorata e calda. Immagina la bellezza di Firenze, con il suo Duomo che si staglia contro il cielo, i tetti rossi che brillano sotto la luce del tramonto e l’Arno che riflette il cielo in un gioco di luci straordinario. È stato uno dei panorami più emozionanti della mia vita, un momento di pura bellezza che ha coronato perfettamente la mia giornata fiorentina.
In chiusura, non potevo non citare le chicche svelate da @WikiPedro, che con la sua originale visione ha messo in luce curiosità e angoli nascosti di Firenze. Visita i suoi canali social per scoprire altri dettagli e lasciati ispirare dalle sue avventure nella città.
Andra Juhasz