Salute e Benessere

TikTok e salute mentale, la dipendenza che alimenta la noia

Un recente studio congiunto dell’Universitat Oberta de Catalunya e dell’Università Pompeu Fabra, pubblicato sulla rivista Nature, evidenzia come l’uso eccessivo di TikTok (e di YouTube) possa avere ripercussioni significative sulla salute mentale degli adolescenti. I dati raccolti, basati su interviste a 1.000 ragazzi spagnoli tra i 12 e i 18 anni – in un paese dove la percentuale di tiktoker tra i giovani è tra le più alte in Europa – mostrano che circa un adolescente su cinque trascorre più di due ore al giorno sulla piattaforma. Questo consumo eccessivo supera ampiamente i limiti raccomandati e risulta associato a maggiori probabilità di sperimentare problemi come depressione, ansia e persino comportamenti aggressivi e rischio di decisioni impulsive.

La natura di TikTok, che promuove un consumo passivo di contenuti video e interazioni ridotte rispetto ad altri social network come Instagram, X e Facebook, potrebbe ostacolare lo sviluppo di una sana socialità tra i giovani. I partecipanti allo studio hanno valutato la loro capacità di gestire il tempo online su una scala da 1 a 5. Coloro che trascorrono meno tempo sulla piattaforma, ad esempio meno di 10 minuti, si attribuiscono una migliore capacità di porre limiti, con un punteggio medio di 3,53, mentre chi supera le due ore al giorno si autovaluta a 2,93. Questa correlazione inversa sottolinea come l’uso compulsivo riduca la percezione del proprio benessere digitale e la capacità di autocontrollo.

Studi precedenti hanno già evidenziato come un uso prolungato dei social media possa contribuire a una bassa autostima, a una visione negativa dell’immagine corporea e a un incremento del disagio psicologico, con persino una maggiore ideazione suicidaria. Inoltre, ricerche condotte dall’Università di Toronto, pubblicate sul Journal of Experimental Psychology: General, hanno dimostrato che l’uso compulsivo dei social – definito come il continuo “scrollare” video senza fine – alimenta un senso di noia cronica. Tale noia, a sua volta, è collegata a sintomi depressivi, ansia, aggressività sadica e comportamenti a rischio, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.

Per affrontare questa problematica, gli esperti suggeriscono che non basti limitare l’accesso tramite controlli parentali o disconnessione digitale forzata. È necessaria una strategia educativa che promuova sane abitudini digitali, con un approccio che consideri anche le dinamiche di genere e fornisca alle famiglie strumenti efficaci per supportare i giovani. Inoltre, viene proposto di effettuare audit regolari degli algoritmi utilizzati dalle piattaforme social, al fine di mitigare il rischio di dipendenza e gli effetti negativi sull’umore e sul comportamento.

In conclusione, mentre TikTok continua a essere una fonte di intrattenimento popolare tra gli adolescenti, è fondamentale riconoscere e contrastare i suoi potenziali effetti deleteri sulla salute mentale. Educazione, consapevolezza e interventi mirati possono aiutare a trasformare l’esperienza digitale in un’opportunità di crescita, piuttosto che in una fonte di malessere e rischio psicologico.

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