La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il 4 marzo 2025 un ambizioso piano denominato “ReArm Europe”, volto a potenziare le capacità difensive dell’Unione Europea. Questo piano prevede la mobilitazione di circa 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per rafforzare la sicurezza europea, in risposta alle crescenti minacce geopolitiche e alla sospensione dell’assistenza militare statunitense all’Ucraina.
Le principali componenti del piano includono:
1. Flessibilità fiscale: La sospensione temporanea delle rigide regole di bilancio dell’UE permetterà agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa fino all’1,5% del PIL senza incorrere in sanzioni per deficit eccessivo. Questo potrebbe liberare fino a 650 miliardi di euro in quattro anni.
2. Prestiti per la difesa: La Commissione Europea prevede di emettere obbligazioni comuni per raccogliere 150 miliardi di euro, da concedere agli Stati membri sotto forma di prestiti a condizioni vantaggiose. Questi fondi saranno destinati a progetti congiunti nel settore della difesa, come sistemi di difesa aerea e missilistica, artiglieria, droni e munizioni.
3. Riorientamento dei fondi esistenti: Alcuni fondi dell’UE, come quelli destinati alla coesione, potrebbero essere riassegnati per sostenere investimenti nel settore della difesa.
4. Ruolo della Banca Europea per gli Investimenti (BEI): Si propone di rimuovere le attuali restrizioni che impediscono alla BEI di finanziare progetti nel settore della difesa, facilitando così l’accesso delle imprese del settore a finanziamenti adeguati.
5. Mobilitazione di capitali privati: Il piano mira a creare meccanismi per attirare investimenti privati nel settore della difesa, aumentando così le risorse disponibili per l’industria militare europea.
Questo piano rappresenta una risposta significativa alle attuali sfide geopolitiche, sottolineando la necessità per l’Europa di assumersi una maggiore responsabilità nella propria sicurezza e di ridurre la dipendenza da alleati esterni. La proposta sarà discussa dai leader dell’UE in un vertice straordinario previsto per il 6 marzo 2025.
Il piano “ReArm Europe” da 800 miliardi di euro per la difesa UE, proposto da Ursula von der Leyen, ha suscitato reazioni contrastanti in Italia.
Favorevoli:
Forza Italia: Antonio Tajani lo definisce un passo storico per rafforzare la difesa europea.
Fratelli d’Italia: Nicola Procaccini lo vede come un’opportunità di crescita anche economica.
PD (parte del partito): Stefano Bonaccini sostiene una maggiore integrazione europea in materia di difesa.
Critici o contrari
Lega: Matteo Salvini contesta l’uso del debito per finanziare armi invece di sanità ed educazione.
M5S: Denuncia una “follia bellicista”, chiedendo investimenti in altri settori.
AVS: Preoccupato per una deriva militarista dell’UE.
PD (altri esponenti): Andrea Orlando esprime dubbi sul modello di Europa che si sta costruendo.
Il dibattito resta acceso, con la maggioranza divisa tra sostenitori e critici interni