La politica internazionale è fatta di mosse imprevedibili, e gli Stati Uniti ne hanno appena compiuta una che ha sorpreso molti osservatori: all’ONU, Washington ha adottato una posizione più morbida nei confronti della Russia, portando Mosca a sostenere una risoluzione americana sulla guerra in Ucraina. Una mossa che sembra segnare un cambio di rotta rispetto al sostegno incondizionato a Kiev che ha caratterizzato gli ultimi due anni.
Cosa è successo all’ONU?
Il 24 febbraio, nel terzo anniversario dell’invasione russa, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una risoluzione promossa dagli Stati Uniti che invita a una “rapida conclusione della guerra in Ucraina”. Un dettaglio fondamentale? Il testo non include una condanna esplicita della Russia né menziona l’integrità territoriale dell’Ucraina, elementi che erano stati centrali nei precedenti tentativi diplomatici occidentali.
Questa impostazione più neutrale ha permesso alla Russia e alla Cina di sostenere la risoluzione, mentre Francia e Regno Unito si sono astenuti, ritenendola troppo blanda. Parallelamente, l’Assemblea Generale ha votato una risoluzione che condanna l’invasione russa e chiede il ritiro delle truppe. In un colpo di scena, sia gli USA che la Russia hanno votato contro.
Cosa significa questo cambio di rotta?
Il cambio di strategia americana riflette probabilmente una serie di fattori:
1. Stanchezza del conflitto – Il sostegno all’Ucraina ha un costo enorme, e negli Stati Uniti cresce la pressione politica interna per ridurre gli aiuti.
2. Elezioni presidenziali – Con l’avvicinarsi delle elezioni, l’amministrazione Trump potrebbe cercare di mostrare un approccio più pragmatico alla politica estera.
3. Ricalibrazione dei rapporti globali – Gli USA potrebbero voler distendere le tensioni con la Russia per concentrarsi su altre sfide, come la competizione con la Cina.
E l’Europa?
Questo atteggiamento americano lascia l’Europa in una posizione delicata. Fino ad ora, gli alleati europei hanno seguito la linea dura contro Mosca, ma senza il supporto forte degli USA, dovranno decidere se continuare su questa strada o cercare un compromesso.
L’Ucraina, dal canto suo, rischia di trovarsi sempre più sola in un conflitto che sembra allontanarsi da una soluzione netta. La diplomazia ha riaperto i giochi, ma la domanda rimane: chi ne uscirà vincitore?