Nel febbraio 2025, le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina hanno subito un grave deterioramento a seguito di dichiarazioni controverse del presidente Donald Trump nei confronti del leader ucraino Volodymyr Zelensky. In una serie di interventi pubblici, Trump ha definito Zelensky un “dittatore senza elezioni” e ha accusato l’Ucraina di aver provocato il conflitto con la Russia.
Le dichiarazioni di Trump
Il 19 febbraio 2025, durante un’intervista con Fox News, Trump ha criticato aspramente Zelensky, affermando: “Amo l’Ucraina, ma Zelensky ha fatto un lavoro terribile; il suo Paese è a pezzi e milioni di persone sono morte inutilmente”. Ha inoltre sostenuto che l’Ucraina avrebbe dovuto negoziare un accordo con la Russia per evitare il conflitto. Queste affermazioni sono state riportate da diverse fonti, tra cui Euronews.
Trump ha anche insinuato che Zelensky stia beneficiando personalmente degli aiuti finanziari statunitensi, dichiarando: “Continuiamo a dare miliardi di dollari a un uomo che, francamente, sembra stia approfittando della generosità americana”. Queste parole sono state riportate dal New York Post.
La risposta di Zelensky
In risposta, il presidente Zelensky ha accusato Trump di essere intrappolato in una “bolla di disinformazione” creata dalla propaganda russa. Ha sottolineato che le elezioni in Ucraina sono state sospese a causa della legge marziale imposta dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, una misura temporanea necessaria per la sicurezza nazionale. Zelensky ha ribadito l’impegno dell’Ucraina verso la democrazia e ha espresso gratitudine per il continuo sostegno del Congresso degli Stati Uniti.
Reazioni internazionali
Le dichiarazioni di Trump hanno suscitato una vasta gamma di reazioni a livello internazionale. Leader europei, tra cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il leader dell’opposizione britannica Keir Starmer, hanno espresso solidarietà a Zelensky e condannato le parole di Trump. Scholz ha affermato che tali commenti rischiano di minare l’unità occidentale nel sostegno all’Ucraina.
All’interno degli Stati Uniti, le opinioni sono divise. Mentre alcuni alleati di Trump, come il vicepresidente JD Vance e l’imprenditore Elon Musk, hanno sostenuto le sue critiche a Zelensky, altri esponenti repubblicani hanno espresso preoccupazione per l’impatto di queste dichiarazioni sulle relazioni USA-Ucraina e sulla percezione globale del sostegno americano a Kiev.
Implicazioni future
Questa escalation retorica arriva in un momento delicato, con negoziati di pace in corso tra Stati Uniti e Russia. L’esclusione dell’Ucraina da questi colloqui ha sollevato interrogativi sulla sovranità di Kiev e sul suo ruolo nel determinare il proprio futuro. Le dichiarazioni di Trump potrebbero complicare ulteriormente questi negoziati e influenzare la percezione internazionale dell’impegno degli Stati Uniti nella difesa della democrazia e dell’integrità territoriale ucraina.
Le recenti affermazioni del presidente Trump su Volodymyr Zelensky e sull’Ucraina hanno intensificato le tensioni diplomatiche e sollevato questioni cruciali riguardo al futuro delle relazioni tra Washington e Kiev, nonché al ruolo degli Stati Uniti nel sostenere le democrazie sotto assedio.