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After June: Men’s mental health month – 5 FILM SULLA SALUTE MENTALE

In occasione del mese di giugno ormai passato possiamo offrire una riflessione sul mondo estremamente ed eternamente connesso come il nostro in cui tutto ci appare amplificato, dalle gioie ai dolori, dagli spazi pieni estremamente affollati a quelli pienamente vuoti e freddi. Viviamo in una società barocca in cui il concetto stesso di Horror Vacui è incarnato dal senso di inadeguatezza e disagio che i social e i media più in generale ci trasmettono mediante valori, ideologi e narrazioni fittizie in cui, se non si rientra in un modello socialmente prestabilito, non si è definiti “giusti” o “buoni”.

Queste pressioni sociali colpiscono e riguardano tutti, indistintamente. Riguardano l’uomo o la donna adulti che scendono ogni giorno per poter mettere il piatto in tavola; riguardano gli adolescenti ingenui e curiosi di conoscere il mondo; riguardano i giovani uomini e le giovani donne alle prese con esami universitari, ricerca di un posto di lavoro, delusioni amorose e quant’altro. Nessuno, ad oggi, si può considerare immune alla solitudine, all’ansia, alla frenesia e alla depressione che ad oggi questa società promuove.

In un mese così importante com’è stato quello di giugno per la salute mentale degli uomini, noi di Kreanews vi suggeriamo alcuni film che, un po’ come se fossero uno specchio, vi permetteranno di riconoscervi e comprendere meglio ciò che potreste star affrontando. Prima di procedere con le proposte cinematografiche vi ricordiamo che chiedere aiuto è il più grande atto d’amore che possiate fare nei vostri confronti.

I 5 film che vi consigliamo sono:

  • Ubriaco d’amore (2002) di Paul Thomas Anderson; abbiamo modo di scoprire le diverse sfumature dei disturbi di personalità, degli scatti d’ira e dei disturbi ossessivo compulsivi;
  • 5 giorni fuori (2010) di Ryan Fleck e Anna Boden; ci viene offerta la possibilità di scoprire come affrontare sindrome da stress, ansia e pensieri suicidi;
  • Mommy (2014) di Xavier Dolan; al centro del film ritroviamo i sempre più diffusi problemi legati all’iperattività e al deficit dell’attenzione – comunemente sintetizzati con l’acronimo ADHD;
  • Fino all’osso (2017) di Marti Noxon; in questo film ritroviamo la sottile ed incidente connessione che intercorre tra le difficoltà legate alla salute mentale e al cibo;
  • Beautiful boy (2018) di Felix Van Groeningen; il fulcro di tutto è la tossicodipendenza e le fragilità psicologiche che induce e comporta.

Vogliamo concludere rinnovandovi l’invito a rivolgervi ad uno specialista e ricordandovi che la vostra vita è preziosa e degna di essere vissuta; così come tutti quanti siamo degni di amarci e di essere amati.

Nel ringraziarvi per l’attenzione dedicata alla lettura di questo articolo ne approfitto per dirvi due cose:

  1. C’è sempre speranza;
  2. Non siete soli.

Con l’augurio che possiate vincere tutte le battaglie di cui non parlate noi di Kreanews vi mandiamo un forte abbraccio.

Corrado Luciano

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