Arte e Spettacolo

Asteroid City: Tra Astronomia e Cifre non Altrettanto Astronomiche

Se vi dicessi le parole palette, simmetria e cinema, chi vi verrebbe in mente? E perché proprio Wes Anderson? Ormai è più che nota l’attenzione del regista americano per la simmetria, facendo molto utilizzo della prospettiva centrale e simmetrica, e per le palette tanto innovative quanto studiate fino al minimo dettaglio, com’è possibile evincere già dal lontano Grand Budapest Hotel (2014) in cui il colore è un vero e proprio personaggio.

Ma perché parlare di Wes Anderson? Perché è da poco uscito il suo ultimo film, Asteroid City (2023), ambientato negli anni 50’ nella cittadina di Asteroid City in cui si tiene un convegno di astronomi che dopo essere stati messi in quarantena a seguito di un incontro ravvicinato del terzo tipo, si ritrovano a conoscersi e a trovare un modo per tornare a casa.  Il cast vanta attori di fama internazionale come Scarlett Johansson, Tom Hanks, Maya Thurman, Adrien Brody, Margot Robbie, Rupert Friend e chi più ne ha più ne metta.

Ma ora arriviamo ad uno dei punti focali non solo di questo film ma di buona parte della filmografia di Wes Anderson. Come ha fatto a permettersi un cast del genere, e soprattutto, quanto è costata la produzione?

I costi di produzione del film si aggirano “appena” intorno ai 25Mln di dollari. Sembra assurdo che sia riuscito a pagare cast, troupe, spostamenti, location e molto altro con appena 25Mln. In realtà non c’è da sorprendersi troppo, soprattutto quando si parla di Wes Anderson.

Per la produzione di Asteroid City, e non solo questo film, gli attori sono stati pagati appena 4.200$ a settimana (considerato il minimo sindacale per attori alle primissime armi), e il numero di settimana di lavoro di ognuno va a stabilire il cachet finale.

Ma gli attori sono forse impazziti, o sono talmente benestanti da non aver bisogno di cifre astronomiche? La risposta non risiede in nessuna di queste domande. Gli attori in questione, pur di lavorare col leggendario Wes Anderson, sono disposti non solo a farsi pagare il minimo sindacale ma anche a finanziare la produzione stessa del film, come fece Bill Murray per il film Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), firmando un assegno da 25.000$ per coprire il noleggio di un elicottero.

Il tutto si basa sull’amore spassionato per la settima arte e anche sul fatto che, una volta lavorato con Wes Anderson, si entra a far parte della sua famiglia. Difatti, capita spesso che il suo cast e la sua troupe si ritrovino a cenare e vivere insieme durante le riprese come sostenne l’attore Frances McDormand.

Che dire, ora non ti resta che correre al cinema a vederlo.

Corrado Luciano

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