Economia

Affitti in Crescita: Perché C’è un Boom e Quali Sono le Implicazioni per Single e Famiglie

Secondo l’ultimo rapporto sull’Abitare realizzato da Nomisma in collaborazione con la centrale rischi Crif, uno su tre italiani che desiderano acquistare una casa non ne ha le possibilità finanziarie. Questo fenomeno colpisce in modo particolare i single e le famiglie numerose, evidenziando una crescente difficoltà nell’accesso alla proprietà immobiliare.

Nel prossimo anno, circa tre milioni di famiglie italiane sono interessate all’acquisto di una casa. Tuttavia, solo 980.000 di esse sono effettivamente in grado di completare la transazione, un numero in aumento rispetto all’anno precedente. Nonostante questo incremento, il mercato residenziale continua a vedere circa 700.000 compravendite all’anno, indicando una domanda che supera leggermente l’offerta disponibile.

Il rapporto evidenzia che tre famiglie su cinque lamentano una diminuzione del reddito disponibile a causa dell’inflazione, rendendo difficile pianificare l’acquisto di una casa. I gruppi più colpiti sono i single e le famiglie numerose. Inoltre, l’acquisto di una casa richiede fiducia nel futuro, un fattore attualmente compromesso dalle incertezze economiche e geopolitiche, come i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.

Rispetto al 2023, si osserva una diminuzione dei timori legati al lavoro e una maggiore fiducia nel riuscire a ottenere un finanziamento, grazie alla riduzione dei tassi di interesse e alla percezione di una maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui. Tuttavia, le aspettative riguardo alla crescita economica del paese e agli effetti dei conflitti globali rimangono negative.

Di fronte alle difficoltà nell’accesso all’acquisto, cresce la quota di persone che optano per la locazione. Nel 59,3% dei casi, le famiglie già in affitto intendono proseguire in questa modalità, poiché non hanno la possibilità di accedere a un mutuo. Questo dato è in aumento rispetto al 56% dell’anno precedente. Secondo Luca Dondi, responsabile degli Osservatori immobiliari di Nomisma, “per molti la locazione diventa l’unica strada percorribile, in attesa che le condizioni di accesso al credito migliorino”.

È importante notare che chi è in affitto da diversi anni tende a pagare canoni più bassi rispetto a quelli richiesti per contratti nuovi. Tuttavia, chi non ha risparmi oggi difficilmente potrà accedere a un mutuo in futuro. Nelle grandi città, le rate dei mutui al 70-80% del valore dell’immobile sono quasi sempre più basse dei canoni di affitto per le stesse abitazioni, rendendo l’acquisto una scelta più vantaggiosa a lungo termine.

Il problema dell’affitto si è aggravato negli ultimi anni a causa della carenza di soluzioni abitative per nuclei a basso reddito da parte del settore pubblico. Inoltre, la disponibilità dei proprietari privati a offrire contratti di lunga durata è drasticamente diminuita. Nel 2024, solo l’11% dei proprietari è disposto ad affittare per periodi superiori a sei mesi, rispetto al 5% nel 2023. Questa diminuzione è attribuita principalmente alla paura di inadempienza da parte degli inquilini.

Nel 2023, le erogazioni complessive di mutui si sono ammontate a circa 41 miliardi di euro, con una flessione annua del 25,4%. Nel primo semestre del 2024, il volume erogato è sceso a 19,8 miliardi di euro, con una riduzione del -4,9% su base tendenziale e del -3% su base congiunturale, mentre la domanda continua a crescere. Il numero di nuclei familiari che dichiarano difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo è sceso al 4,3% nel 2024, rispetto al 6% del 2023 e al 7,5% del 2022.

Il mercato immobiliare italiano mostra segnali di cambiamento significativi, con un aumento della domanda di affitti e una persistente difficoltà nell’accesso all’acquisto della casa, soprattutto per single e famiglie numerose. Le misure adottate dalle banche per facilitare i mutui e la riduzione dei tassi di interesse offrono una speranza, ma le incertezze economiche e la carenza di offerte abitative continuano a rappresentare ostacoli rilevanti. È fondamentale che il settore pubblico intervenga per aumentare l’offerta di soluzioni abitative accessibili e sostenere le famiglie nella loro aspirazione alla proprietà.

Christian Palmieri

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