Kreanews, presente al LetExpo 2025, ha raccolto le dichiarazioni del Generale di Brigata Massimo Cicerone, rappresentante dell’Aeronautica Militare, che ha illustrato le sfide e le strategie della logistica militare, focalizzando l’attenzione sull’innovazione e sul ruolo centrale dei giovani.
Cicerone ha aperto il suo intervento sottolineando come oggi il mondo sia diventato «più fragile, ansioso, non lineare e per certi versi incomprensibile». In questo scenario complesso, il Generale ha evidenziato l’importanza della collaborazione e della formazione, prendendo Alis come esempio virtuoso di una «cultura della collaborazione», in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti grazie a «strutture ben distribuite e investendo nella formazione dei giovani».
Ha quindi sottolineato come la risposta all’attuale complessità debba passare attraverso l’uso delle tecnologie emergenti: «Intelligenza artificiale, Big Data, Data Science e tecnologie disruptive sono fondamentali per affrontare la mutevole complessità». In particolare, ha evidenziato la necessità di sviluppare figure di “logistici multicap” capaci di gestire una logistica sempre più articolata e tecnologicamente avanzata.
La logistica militare, secondo Cicerone, rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la prontezza operativa delle forze armate, capace di «fornire quello che serve, dove serve e quando serve». Ha spiegato che oggi, con la sfida dello spazio e dei voli ipersonici, «occorre ripensare la logistica con sistemi tecnologici avanzati, puntando su resilienza e ridondanza».
Un’importante sfida, ha continuato, riguarda il futuro digitale della logistica: «La digitalizzazione sarà massiccia e orientata a gestire una supply chain non più regionale o nazionale, ma globale». Ha anche indicato l’importanza strategica della “logistica spaziale” in vista della Space Economy e della futura conquista dello spazio.
Il Generale ha inoltre messo in risalto il ruolo dell’Aeronautica Militare in eventi di emergenza nazionale, come il terremoto di Amatrice e l’emergenza Covid, descrivendo la capacità delle strutture militari come veri e propri hub logistici di emergenza.
Concludendo, Cicerone ha ribadito che il futuro della logistica passa inevitabilmente dai giovani, «nativi digitali», i quali dovranno guidare il processo di trasformazione della logistica militare e civile. Ha infine proposto, provocatoriamente, una maggiore collaborazione tra logistica militare e civile, prendendo spunto dagli Stati Uniti: «Perché non formare insieme logistici militari e giovani logistici dell’Alis Academy?». Una proposta innovativa che potrebbe rappresentare una concreta opportunità per l’intero sistema Paese.