Nel Salotto di Kreanews abbiamo avuto l’onore di ospitare Giovanna D’Elia, manager esperta in risorse umane, formatrice e autrice del libro “Persone Amore Libertà”. Una donna di successo che combina esperienza e passione per sviluppare progetti innovativi, contribuendo alla crescita di aziende e manager. Abbiamo parlato con lei di risorse umane, cambiamento, leadership femminile e del ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
Giovanna, quanto è importante la risorsa umana per un’azienda oggi?
«Le risorse umane sono il fulcro, il valore aggiunto e la strategia di ogni organizzazione, sia nel settore privato che nella pubblica amministrazione. Fortunatamente, c’è sempre più attenzione alle persone, nonostante viviamo in un’epoca che ci porta verso l’intelligenza artificiale. Credo fermamente che le persone siano il vero valore aggiunto. L’intelligenza artificiale deve essere un facilitatore, non una sostituzione dell’intelligenza concettuale ed emotiva che caratterizza gli esseri umani».
Parlando di intelligenza artificiale, pensi che possa essere un rischio per i giovani del futuro?
«Deve essere sicuramente un facilitatore, uno strumento che ci aiuta a vivere meglio. Non mi piace definirla “intelligenza artificiale” perché l’intelligenza, quella vera, è concettuale ed emotiva. Il rischio è che le persone, soprattutto le nuove generazioni, possano farsi sostituire dalla tecnologia. Dobbiamo utilizzarla come supporto, non come sostituto».
Come è cambiato il mondo del lavoro, soprattutto dopo il periodo pandemico?
«Il mondo del lavoro ha subito una trasformazione significativa. Abbiamo capito che lo smart working non è semplicemente lavorare da casa, come siamo stati costretti a fare durante la pandemia. Il vero smart working implica flessibilità, responsabilità e fiducia reciproca tra manager e dipendenti. Si tratta di lavorare per obiettivi, con una programmazione chiara, indipendentemente dal luogo fisico in cui ci si trova. C’è una maggiore attenzione al benessere organizzativo e alla conciliazione tra vita personale e professionale».
Le aziende si trovano a gestire diverse generazioni di lavoratori. Come si può facilitare l’integrazione tra esperienza e innovazione?
«È fondamentale mettere insieme le diverse età generazionali, valorizzando le competenze e le skill di ciascuno. Le generazioni precedenti possono portare esperienza, mentre i millennials e le nuove generazioni apportano innovazione e familiarità con la tecnologia. Il ruolo di chi si occupa di risorse umane è facilitare questo cambiamento, attraverso percorsi di mentoring e coaching che promuovano una cultura organizzativa inclusiva e collaborativa».
Nel tuo libro “Persone Amore Libertà”, parli di un viaggio tra filosofia e introspezione. Come è nato questo progetto editoriale?
«È un progetto che nasce dalla volontà di portare una cultura centrata sulle persone. Mi sono ispirata alla dicotomia di Luciano De Crescenzo tra amore e libertà, valori universali che si riflettono nell’identità napoletana. Il libro è un percorso che raccoglie le visioni di 61 protagonisti, un viaggio che unisce filosofia, riflessione e introspezione. L’idea è di promuovere una cultura organizzativa che metta al centro le persone, valorizzando le loro competenze e promuovendo il cambiamento».
Parliamo di cambiamento. Quanto è difficile per le aziende abbracciare il cambiamento e adattarsi ai tempi moderni?
«Il cambiamento può essere complesso perché richiede un’adozione di nuovi comportamenti e una trasformazione culturale. Spesso ci sono resistenze legate alla zona di comfort e alla paura dell’ignoto. Il nostro compito, come esperti di risorse umane, è facilitare questo processo, aiutando le persone a comprendere che il cambiamento è un’opportunità di crescita e miglioramento».
La libertà di pensiero è fondamentale per superare le barriere e abbracciare il cambiamento. Come si può promuovere questo nelle organizzazioni?
«Promuovendo un ambiente in cui le persone si sentano libere di esprimere le proprie idee e di contribuire attivamente. È importante creare una cultura organizzativa che valorizzi la diversità di pensiero e incoraggi l’innovazione. La leadership gioca un ruolo cruciale in questo, deve essere adattiva e inclusiva, capace di trasformare un gruppo in una squadra coesa».
Affrontiamo un tema delicato: la violenza di genere. Come si può combattere la violenza e promuovere un futuro di rispetto?
«La parola chiave è “futuro”, perché abbiamo la responsabilità di costruire un mondo migliore per le prossime generazioni. La violenza non è solo fisica, ma può essere anche psicologica, come il mobbing o lo stalking. È fondamentale sensibilizzare e formare sia uomini che donne, promuovendo un linguaggio rispettoso e inclusivo. Le donne devono credere in se stesse, essere assertive e sostenersi a vicenda. È importante creare network tra donne per rafforzare la propria posizione e combattere le discriminazioni».
Come ti sei ispirata a Luciano De Crescenzo nel tuo lavoro e nella tua vita?
«Luciano De Crescenzo fa parte della mia identità e della mia anima. La sua capacità di raccontare la filosofia con semplicità, arrivando a tutte le persone, è straordinaria. È stato un maestro nel trasferire concetti complessi in modo accessibile, valorizzando sentimenti ed emozioni come l’amore e la libertà. La sua versatilità e la sua capacità di adattamento sono per me fonte di grande ispirazione».
Per concludere, quali sono i tuoi prossimi progetti e cosa auguri alle donne nel mondo del lavoro?
«Continuerò a lavorare per promuovere una cultura organizzativa che metta al centro le persone, facilitando il cambiamento e valorizzando la diversità. Alle donne dico di credere in se stesse, di sostenersi reciprocamente e di non aver paura di affermare la propria professionalità. Il futuro è nelle nostre mani, e insieme possiamo costruire un mondo migliore».
Ringraziamo Giovanna D’Elia per aver condiviso con noi la sua visione e la sua passione. Una donna che rappresenta l’eccellenza nel campo delle risorse umane, contribuendo attivamente al cambiamento e alla crescita delle organizzazioni. Per approfondire i temi trattati e scoprire il suo libro “Persone Amore Libertà”, vi invitiamo a visitare le librerie fisiche e digitali.
Intervista realizzata da Michele Chianese per Il Salotto di Kreanews. Rivivi la puntata completa su YouTube e lasciati ispirare dalla straordinaria energia di Giovanna D’Elia.