Il Salotto di Kreanews

Nascita e Innovazione: Un Viaggio con il Dott. Agostino Menditto

Nel Salotto di Kreanews, condotto da Francesco Russo, il dottor Agostino Menditto – responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia presso la Clinica Mediterranea di Napoli – ha trattato argomenti come i finanziamenti alla sanità nel settore materno, il significato di nascita rispettosa e la possibilità del VBAC (parto vaginale dopo un cesareo). Ecco i passaggi più importanti dell’intervista.

Dottor Menditto, partiamo da un tema caldo: i finanziamenti pubblici in ginecologia e ostetricia sono sufficienti per garantire la sicurezza e la qualità dei parti?
«I rimborsi previsti, sia per il pubblico sia per il privato accreditato, sono purtroppo bassi: si va dagli 800 ai 1100 euro per un parto spontaneo. Mantenere un servizio di assistenza ostetrica h24, con medici, ostetriche, pediatri e anestesisti sempre pronti, richiede risorse ben superiori. Tutelare la nascita è cruciale anche da un punto di vista sociale e politico, ma se i costi per garantire sicurezza e tecnologia non vengono coperti, si rischia di favorire una “programmazione” dei parti (come i cesarei) per gestire il personale. Abbiamo invece bisogno di investire su una nascita davvero rispettosa, che parta dalla fisiologia e che ricorra alla medicalizzazione solo se necessario.»

Il calo delle nascite è un’emergenza demografica che preoccupa. Quanto incidono le condizioni sociali delle donne lavoratrici su questo fenomeno?
«Incidono enormemente. Tante donne temono di perdere opportunità o stabilità economica se restano incinte. In più, generalmente lo stipendio femminile risulta inferiore a parità di competenze. Viviamo ancora in una società maschilista, dove la maternità non gode di un sostegno adeguato. Se non si creano politiche sociali ed economiche favorevoli, la scelta di avere figli rimane penalizzante per la carriera e si preferisce rimandare o rinunciare.»

Ha organizzato di recente l’evento “Nascita: Paradigmi e Possibilità”. Che messaggio voleva far passare con questi incontri?
«Con questi appuntamenti riunisco specialisti, ostetriche e donne che hanno vissuto l’esperienza del parto, per discutere insieme di ciò che veramente conta durante la nascita: sicurezza, ma anche rispetto e vicinanza umana. L’ospedalizzazione ha portato benefici in termini di riduzione dei rischi, ma ha anche trasformato la nascita in un atto spesso eccessivamente medicalizzato. Dobbiamo riportare al centro la fisiologia e la donna, coinvolgendo la madre come protagonista delle decisioni.»

Ha citato il VBAC. In cosa consiste e perché è così importante?
«Il VBAC (Vaginal Birth After Cesarean) è la possibilità per una donna che ha già avuto un taglio cesareo di partorire spontaneamente in una gravidanza successiva. Per anni si è creduto che un cesareo implicasse sempre un altro cesareo. In realtà, la letteratura scientifica dimostra che, in assenza di controindicazioni, si può tranquillamente tentare un parto vaginale. Ovviamente servono strutture adeguate h24, personale formato e, soprattutto, un clima di fiducia e ascolto. Il VBAC è l’emblema di come si possa promuovere una “nascita rispettosa” anche in situazioni di apparente limite.»

Insomma, serve un equilibrio tra sicurezza e fisiologia. Qual è la strada da seguire?
«La strada è riconoscere che ogni donna ha una sua storia clinica e desideri diversi. Compito nostro è informarla, verificare le condizioni ostetriche e proporre il percorso migliore, senza ideologie. Il taglio cesareo è fondamentale in molti casi, ma se non è necessario, dobbiamo permettere alla fisiologia di seguire il suo corso, senza privare la donna di un’esperienza che può essere anche profondamente emotiva e gratificante.»

Intervista realizzata da Francesco Russo per Il Salotto di Kreanews.
Rivivete la puntata completa su YouTube e scoprite le prospettive proposte dal dottor Menditto per un’assistenza ostetrica di qualità, capace di coniugare sicurezza, rispetto ed empatia.

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