L’Unione Europea ha approvato una svolta significativa nel settore della “gig economy” con l’adozione della nuova direttiva sui diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali. Dopo mesi di negoziati e un accordo preliminare raggiunto in primavera, gli Stati membri hanno dato il via libera alla normativa che mira a migliorare l’uso degli algoritmi nella gestione del lavoro. Questa direttiva riconosce per la prima volta maggiori tutele a un comparto che coinvolge, secondo le stime, oltre 30 milioni di persone nell’UE, tra cui tassisti, rider per le consegne di pasti, lavoratori a domicilio, babysitter, operatori sociosanitari, badanti e molti altri lavoratori autonomi o parasubordinati.
Durante il voto al Consiglio UE a Lussemburgo, solo la Germania si è astenuta. La nuova direttiva sarà ora firmata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo ed entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguare le proprie leggi nazionali alle nuove disposizioni.
Regolamentazione degli Algoritmi
L’obiettivo principale della riforma è garantire che l’utilizzo di algoritmi per la gestione del personale sia monitorato da personale qualificato. I sistemi automatizzati dovranno essere soggetti a supervisione umana, assicurando che i lavoratori abbiano il diritto di contestare decisioni automatizzate che li riguardano. Questo approccio aiuterà a determinare con maggiore precisione il loro stato occupazionale, permettendo loro di beneficiare di tutti i diritti associati a una presunzione legale di impiego. Tale presunzione dovrà essere garantita dagli Stati membri e si attiverà anche in presenza di elementi che indicano controllo e direzione da parte dei datori di lavoro.
“Supervisione Umana sulle Decisioni”
L’approvazione della direttiva è stata accolta positivamente da vari esponenti politici e sindacali. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato che si tratta di “un’ottima notizia ed è un duro colpo al caporalato digitale”. Elisabetta Gualmini, europarlamentare del PD e relatrice della direttiva al Parlamento Europeo, ha dichiarato: “È uno dei giorni più importanti della mia vita. Trasparenza sugli algoritmi, rispetto dei diritti dei lavoratori, supervisione umana sulle decisioni di assunzione e licenziamento. Questa è l’Europa vicina ai cittadini e alle categorie più vulnerabili. L’Europa che festeggiamo”.
La Confederazione Europea dei Sindacati (CES) ha immediatamente esortato gli Stati membri a non perdere tempo nell’attuare la riforma. La nuova direttiva introdurrà “una presunzione di occupazione per i lavoratori”, rendendo più semplice per loro rivendicare i propri diritti. Inoltre, stabilirà una regolamentazione della gestione tramite algoritmi, il riconoscimento dei sindacati e la necessità di una contrattazione collettiva nel settore delle piattaforme digitali.
Christian Palmieri