Israele e Hamas sono vicini a finalizzare un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che includerebbe il rilascio di ostaggi israeliani detenuti da Hamas. I negoziati, mediati da Qatar ed Egitto con la partecipazione delle amministrazioni statunitensi uscente ed entrante, hanno raggiunto fasi avanzate, con Hamas che ha accettato una bozza dell’accordo.
Dettagli dell’accordo:
Prima fase (42 giorni): Rilascio graduale di 33 ostaggi israeliani, tra cui donne, bambini, anziani e civili feriti, in cambio della liberazione di circa 1.000 detenuti palestinesi, inclusi 190 condannati a pene superiori a 15 anni. Durante questo periodo, le forze israeliane si ritireranno dai centri abitati di Gaza, permettendo il ritorno degli sfollati e facilitando l’ingresso di aiuti umanitari con circa 600 camion al giorno.
Seconda fase: Liberazione dei restanti ostaggi israeliani, principalmente soldati maschi, in cambio di ulteriori prigionieri palestinesi e del ritiro completo delle forze israeliane da Gaza. I dettagli di questa fase saranno negoziati durante la prima fase.
Terza fase: Restituzione dei corpi degli ostaggi deceduti in cambio di un piano di ricostruzione di Gaza della durata di tre-cinque anni, sotto supervisione internazionale.
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso ottimismo riguardo all’accordo, suggerendo che potrebbe essere finalizzato entro la fine della settimana.
Nonostante i progressi, permangono alcune controversie, in particolare riguardo alla richiesta di Hamas per la restituzione del corpo di Yahya Sinwar, ex leader del movimento, che Israele ha rifiutato.
Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri del Qatar ha dichiarato che le principali controversie nei negoziati sono state superate e che si stanno definendo i dettagli finali dell’accordo.
Si prevede che l’annuncio ufficiale dell’accordo possa avvenire a breve, possibilmente entro oggi, secondo fonti israeliane.