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La rieducazione forzata dei bambini ucraini

Libri ti testo e programma in lingua russa

La rieducazione forzata dei bambini ucraini nei territori occupati dalla Russia è un argomento di grande preoccupazione e denuncia internazionale. Le segnalazioni indicano che i bambini ucraini, specialmente quelli portati via dalle aree di conflitto, vengono sottoposti a processi di rieducazione volti a instillare ideologie filo-russe e cancellare la loro identità culturale e nazionale.

I bambini vengono portati via dalle loro famiglie o da istituzioni come orfanotrofi e scuole. Spesso, le autorità russe affermano di volerli proteggere dal conflitto, ma poi li trasferiscono in territori russi o in altre aree occupate.

Nei centri di rieducazione, viene loro insegnato il russo come lingua principale, e spesso viene vietato loro l’uso dell’ucraino. Vengono introdotti a una versione della storia che glorifica la Russia e denigra l’Ucraina.

I programmi educativi includono materiali che promuovono il nazionalismo russo e la fedeltà al governo di Mosca. Questo può includere la partecipazione a campi estivi patriottici e altre attività di gruppo.

In alcuni casi, ai bambini viene assegnata una nuova identità russa. Questo può includere il cambiamento di nomi e documenti, cercando di assimilare completamente i bambini nella società russa.

Le conseguenze di queste pratiche sono devastanti per i bambini coinvolti. Essi subiscono una perdita del senso di appartenenza e identità culturale, e le loro famiglie, quando esistenti, spesso non riescono a localizzarli o recuperarli. Inoltre, le cicatrici psicologiche di tali esperienze possono avere effetti a lungo termine sul loro benessere mentale e emotivo.

L’ONU, varie organizzazioni per i diritti umani e governi occidentali hanno condannato queste pratiche, definendole una violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia. Esistono richieste di sanzioni e ulteriori azioni diplomatiche contro la Russia per porre fine a queste pratiche.

Ci sono tentativi di portare questi casi davanti a tribunali internazionali, come la Corte Penale Internazionale (CPI), per perseguire i responsabili di queste azioni come crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Questa situazione rappresenta un grave abuso dei diritti dei bambini e un tentativo deliberato di distruggere l’identità nazionale ucraina attraverso la manipolazione delle generazioni future.

 

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