La “Sindrome di L’Avana” o “Sindrome dell’Ambasciata” è il termine utilizzato per descrivere una serie di sintomi fisici e cognitivi riportati da diplomatici e personale dell’ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana, Cuba, a partire dal 2016. I sintomi riportati includono perdita dell’udito, vertigini, nausea, mal di testa e disturbi cognitivi. Le cause esatte della sindrome non sono state ancora determinate con certezza, ma ci sono state speculazioni riguardo all’esposizione a possibili dispositivi di sorveglianza o armi acustiche. All’epoca la sindrome ha portato a tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba, con il governo statunitense che ha ridotto il personale dell’ambasciata a L’Avana e ha espulso diplomatici cubani dagli Stati Uniti.
Ieri The Insider, un gruppo di giornalisti investigativi con sede a Riga, in Lettonia, rilasciato un articolo inchiesta che parla di nuove prove che collegano la GRU 29155 russa ai misteriosi attacchi ai ufficiali USA e alle loro famiglie. Si presume che i sintomi siano stati causati da “armamenti acustici non letali” per lo sviluppo dei quali, membri del gruppo prima nominato, abbiano ricevuto dei riconoscimenti e promozioni politiche.
In più sarebbero state trovate tante prove che collocano diversi agenti russi in diversi posti nel mondo poco prima o esattamente nel momento in cui questi incidenti anomali di salute succedevano.
I risultati dell’inchiesta, durata un anno, vengono riportati in modo molto dettagliato nell’articolo che, nel finale, ricorda la sindrome della “Guerra del Golfo” e sottolinea che anche per la sindrome di L’Avana la verità verrà fuori, anche se ci vorrà del tempo.