La recente elezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alle future politiche climatiche globali. Durante il suo precedente mandato, Trump ha mostrato scetticismo verso il cambiamento climatico, definendolo una “grande bufala” e ritirando gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi nel 2020.
Nel suo nuovo mandato, Trump ha espresso l’intenzione di:
Espandere la produzione di combustibili fossili: Ha promesso di aumentare l’estrazione di petrolio, gas naturale e carbone, sostenendo che gli Stati Uniti possiedono riserve energetiche superiori a quelle di paesi come l’Arabia Saudita e la Russia.
Annullare l’Inflation Reduction Act (IRA): Questo atto, approvato dall’amministrazione Biden nel 2022, prevede investimenti significativi in energie pulite con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030. Trump potrebbe abrogare o modificare parti dell’IRA, in particolare gli incentivi per i veicoli elettrici.
Ritirarsi nuovamente dall’Accordo di Parigi: C’è il timore che gli Stati Uniti possano disimpegnarsi dagli sforzi internazionali per limitare l’aumento della temperatura globale, compromettendo gli obiettivi climatici globali.
Queste posizioni potrebbero avere conseguenze significative:
Aumento delle emissioni globali: Una seconda amministrazione Trump potrebbe incrementare le emissioni di gas serra di 4 miliardi di tonnellate entro il 2030, causando danni climatici stimati in circa 900 miliardi di dollari a livello mondiale.
Rallentamento della transizione energetica: La promozione dei combustibili fossili e la riduzione degli investimenti in energie rinnovabili potrebbero ostacolare gli sforzi per una transizione verso fonti energetiche più sostenibili.
Impatto sulle politiche globali: Il disimpegno degli Stati Uniti potrebbe influenzare negativamente la cooperazione internazionale nella lotta al cambiamento climatico, incoraggiando altri paesi a rallentare i propri sforzi.
In sintesi, la presidenza di Donald Trump potrebbe rappresentare un ostacolo significativo agli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico, con potenziali ripercussioni ambientali, economiche e sociali a livello mondiale.