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Benefici estivi: Ossa, pelle, umore e sistema immunitario

L’estate si rivela un periodo prezioso per il nostro benessere, con effetti positivi sulle ossa, la pelle, l’umore e il sistema immunitario. Nonostante l’arrivo tardivo dei mesi caldi quest’anno, ora che sono finalmente qui, rappresentano una boccata d’aria fresca per il corpo e la mente. Questa è la prima estate “libera” del periodo post-Covid, che ci permette di godere liberamente del sole, del mare, della montagna, dei viaggi e del relax.

Le giornate più lunghe ci offrono una sorta di terapia naturale. Tuttavia, è importante considerare le radiazioni ultraviolette (UV) presenti nei raggi solari. I raggi UV-A, penetranti e dannosi per la pelle, possono contribuire all’invecchiamento precoce e aumentare il rischio di cancro della pelle. I raggi UV-B, responsabili delle scottature solari, possono danneggiare il DNA delle cellule cutanee e aumentare il rischio di cancro della pelle. Fortunatamente, la maggior parte dei raggi UV-C viene assorbita dall’atmosfera terrestre e non rappresenta una minaccia significativa per la salute umana.

Uno dei principali rischi legati all’esposizione al sole è il cancro della pelle. L’eccessiva esposizione ai raggi UV può danneggiare il DNA delle cellule cutanee e aumentare il rischio di melanoma e altri tipi di tumori cutanei. È particolarmente importante proteggere la pelle durante le ore di punta, quando l’intensità dei raggi UV è maggiore.

Ma concentriamoci sugli aspetti positivi. La luce solare che illumina il nostro cervello e intestino consente alla serotonina, conosciuta come l'”ormone del buonumore”, di agire come neurotrasmettitore migliorando diverse patologie infiammatorie.

Spesso si associa il termine “raggi solari” al melanoma e, di conseguenza, alla protezione, all’uso di filtri solari e alla domanda su quante ore di esposizione al sole siano sicure. Ma il sole è molto di più. La piacevole sensazione del calore irradiato sul nostro corpo permette ai diversi sistemi fisiologici di svolgere le loro funzioni. È importante ricordare che la vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa, viene sintetizzata attraverso l’assorbimento dei raggi solari dalla nostra pelle.

Secondo la Fondazione Umberto Veronesi, il 70% degli italiani presenta livelli minimi di questo micronutriente, con rischi significativi come l’osteoporosi, persino sotto i cinquant’anni. “Esporsi al sole con precauzione è l’unico modo per garantirsi una quantità sufficiente di vitamina D per mantenere in salute le ossa e tutto l’organismo durante l’inverno”, consigliano i ricercatori della Fondazione. La vitamina D, prodotta attraverso l’esposizione al sole, aiuta a fissare il calcio nelle ossa, rendendole più forti e preservandole dalle lesioni. Inoltre, il sole favorisce l’attività dei linfociti T, cellule responsabili della protezione immunitaria contro le infezioni da microbi intracellulari, componenti fondamentali del sistema immunitario.

La luce solare stimola anche l’aumento dei globuli bianchi, fornendo protezione da molte patologie e migliorando il metabolismo. Inoltre, l’esposizione al sole, se adeguatamente protetta, può essere utile per patologie della pelle come la psoriasi.

Approfondendo le componenti dei raggi solari, secondo quanto riportato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC):

  • I raggi infrarossi, capaci di riscaldare, possono favorire la formazione di inestetismi cutanei come la couperose e peggiorare le vene varicose delle gambe.
  • La luce visibile, indispensabile per la vita sulla Terra, può favorire la degenerazione maculare della retina, la principale causa di cecità negli anziani dei paesi sviluppati, soprattutto con le sue componenti blu-violette ad alta energia vicine agli ultravioletti.
  • I raggi ultravioletti UV-A, che rappresentano circa il 95% delle radiazioni UV che raggiungono la superficie terrestre, possono danneggiare le fibre elastiche della pelle e sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della formazione di rughe. Possono anche causare danni indiretti al DNA delle cellule e favorire alcuni tumori della pelle.
  • I raggi ultravioletti UV-B, una piccola componente delle radiazioni UV che raggiungono la Terra a causa dell’assorbimento naturale da parte della fascia di ozono, catalizzano la produzione di vitamina D nella pelle e sono responsabili delle scottature solari. L’eccessiva esposizione a questi raggi è associata a diverse patologie tumorali della pelle e degli occhi.
  • I raggi ultravioletti UV-C, i più pericolosi ma bloccati dalla fascia di ozono atmosferica, non raggiungono la superficie terrestre. L’assottigliamento della fascia di ozono è una preoccupazione globale, poiché potrebbe aumentare l’esposizione a radiazioni ultraviolette nocive per la salute umana e l’ecosistema.

Studi approfonditi hanno dimostrato che bastano 6 giorni lontani dalla routine abituale per attivare cambiamenti a livello genetico che riducono lo stress, rafforzano le difese e influiscono sui livelli di alcune proteine correlate allo sviluppo di demenza e depressione. Uno studio condotto su 94 pazienti donne con un’età compresa tra i 30 e i 60 anni ha mostrato che sia un soggiorno rilassante in un resort sul mare che un programma di yoga ed esercizi di meditazione hanno portato a miglioramenti psicologici significativi. L’esposizione al sole è stata associata a un aumento dei livelli di serotonina e vitamina D, spiegando in parte l’effetto benefico sulla salute mentale.

In conclusione, l’estate offre un’occasione unica per godere dei benefici della luce solare. Tuttavia, è fondamentale prendere precauzioni per proteggere la pelle dai danni dei raggi UV, come l’uso di creme solari con un adeguato fattore di protezione e l’esposizione moderata durante le ore meno intense. Rimanere attivi, trascorrere del tempo all’aria aperta e nutrirsi correttamente possono contribuire al nostro benessere complessivo. Approfittiamo di questa stagione per sperimentare il potere curativo della natura e prendersi cura di noi stessi, mantenendo un equilibrio tra godimento e protezione.

Fonti:

  • Fondazione Umberto Veronesi
  • American Cancer Society
  • Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC)

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