I neonati sono in grado di riconoscere già nelle prime ore di vita l’odore della mamma. Il loro apprendimento olfattivo, anche attraverso fragranze delicate e rassicuranti, è efficace per indurre risposte emozionali e aumentare la fiducia.
Gli studi sullo sviluppo dell’olfatto nei neonati dimostrano l’importanza di costruire legami affettivi anche attraverso i profumi per bambini.
Tra i cinque sensi, l’olfatto è in grado di evocare immagini con molta intensità, di lasciare riaffiorare ricordi e di suscitare vivide risposte emozionali autobiografiche. La memoria olfattiva non è soggetta al trascorrere del tempo. Come spiega il professor Gesualdo Zucco, da 40 anni tra i più noti esperti internazionali di neuropsicologia dell’olfatto, professore di psicologia all’Università di Padova: «Si è osservato che la perdita dei ricordi olfattivi è davvero insignificante, poiché le tracce olfattive permangono per tempi davvero lunghi. In genere, il ricordo che accompagna il suggerimento olfattivo racchiude in sé un alone emozionale la cui connotazione muta a seconda del tipo di legame che un tempo ha unito un particolare odore ad un episodio significativo della vita. Questa associazione parrebbe, dunque, resistere per sempre secondo un paradigma che prende il nome di Classical Conditioning, una forma di condizionamento associativo classico. Questo vale per gli odori che inducono sensazioni positive, ma anche per quelli legati a ricordi negativi. Infatti, se un odore in sé neutro è associato a una condizione di malessere è in grado, se riproposto anche a distanza di anni, di indurre la stessa reazione».
Ecco perché la costruzione di legami olfattivi è importante fin dalla nascita. Lo sviluppo dell’olfatto inizia verso la settima ottava settimana di gravidanza e si conclude verso il quarto – quinto mese. I neonati sono in grado di riconoscere nelle prime ore di vita l’odore della propria madre: «Ricerche recenti hanno permesso di rilevare che già nelle prime ore di vita, i neonati che vengono esposti all’odore del liquido amniotico della madre, sono inclini a rivolgersi al seno intriso di quell’odore, una reazione collegata all’esposizione dello stesso odore in fase fetale, mentre a distanza di giorni diventa più rilevante l’odore stesso della madre», precisa Zucco.
I profumi sono efficaci tanto quanto gli odori naturali nello stimolare delle reazioni cognitive ed emozionali nei bambini. «Un dato interessante sul legame olfattivo tra mamma e bambino è quello che emerge da uno studio realizzato coinvolgendo 16 bambini di età tra i 3 e 4 anni e 16 bambini di 5-6 anni in cui è apparso subito chiaro il riconoscimento dell’odore materno. È emerso, infatti, che la maggioranza dei bambini di 3 anni riconosce e preferisce l’odore materno, ma non è così per quelli di 6, sebbene riconoscano l’odore materno nel 100% dei casi. In un secondo studio, in cui però sono stati utilizzati dei profumi indossati dalla propria madre e da altre donne estranee, sostanzialmente si sono replicati i risultati dello studio precedente ma con un dato interessante aggiuntivo: la maggior parte dei bambini lo utilizzerebbe come profumo personale», racconta il professore Zucco.
È chiaro, quindi, che l’esposizione a un profumo connesso a eventi gradevoli diventa un terreno familiare per il bambino, innesca processi emotivi positivi ed è capace di suscitare un senso di sicurezza e di calma, in alcuni casi con lo stesso effetto della presenza corporea. «Le preferenze avvengono per associazioni e se la mamma indossa un particolare profumo fin dall’inizio, anche da adulto mi riporterà a un ricordo positivo». Ecco perché per molti, la prima memoria olfattiva è proprio il profumo della mamma.
Gli odori sono un punto di riferimento essenziale per i bambini. Permettono di riconoscere gli ambienti sicuri e svolgono quindi un ruolo rassicurante e calmante. «L’apprendimento olfattivo è attivissimo nella vita precoce dei bimbi e fa sì che anche gli odori artificiali associati alla mamma, come profumi, oli essenziali o saponi, possano divenire significativi», conferma Zucco.
I profumi per bambini, (che possono indossare anche le mamme) sono privi naturalmente di alcol, si possono applicare sulle lenzuola, sui vestiti, sull’orsacchiotto, sui capelli e sulla spazzola. Ma anche sui punti caldi del corpo come i polsi, nell’incavo delle orecchie e nelle pieghe del gomito. Molti sanno di pulito e sono caratterizzati da note talcate, lattiginose e da muschi bianchi, altri sono freschi e fioriti, con note di fiori d’arancio e pesca subito riconoscibili.
«Gli odori e i profumi divengono messaggi, informano i bambini riguardo l’identità di una persona, il genere, i contatti sociali e col tempo diventano efficaci nell’indurre una risposta a livello emotivo. Provocano una sorta di fiducia olfattiva verso il prossimo perché se quell’odore per me amato lo ritrovo in un’altra persona, allora provo fiducia e piacere nei suoi confronti».