Roma – Palazzo Chigi ha dato il via libera al disegno di legge, preparato con grande urgenza in seguito alla tragica vicenda di Giulia Tramontano, con l’obiettivo di evitare futuri tragici episodi simili. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato l’importanza di rendere immediati gli interventi delle forze dell’ordine e semplificare le procedure.
Il disegno di legge, composto da quindici articoli, mira a rendere ancora più severe le misure previste dal “Codice Rosso”. L’obiettivo è quello di aumentare le pene per gli autori di violenza domestica, stimolare i magistrati a operare con celerità e intensificare le misure precauzionali. La presentazione del disegno di legge è avvenuta oggi pomeriggio durante il Consiglio dei Ministri, con la partecipazione di tre ministri: Eugenia Roccella (Famiglia), Carlo Nordio (Giustizia), Mario Piantedosi (Interni). Il ministro Nordio ha dichiarato: “Il provvedimento mira a eliminare o comunque ridurre questo fenomeno pernicioso. Agiremo sugli interventi immediati delle forze di polizia e sugli strumenti probatori e cautelari, velocizzando e semplificando le procedure”.
Uno dei punti salienti del disegno di legge riguarda i recidivi, con un aumento delle pene per i reati di violenza, lesioni personali, violenza privata, minacce, atti persecutori e revenge porn, se commessi nell’ambito della violenza domestica. Inoltre, il pacchetto di misure amplia l’applicazione del braccialetto elettronico, che diventa automatica e non più a discrezione del giudice, sebbene richieda sempre il consenso dell’indagato. I pubblici ministeri avranno trenta giorni di tempo massimo per richiedere e applicare le misure cautelari. Il disegno di legge prevede anche il divieto di avvicinamento, stabilendo una distanza minima di 500 metri tra l’autore della violenza e la vittima o i luoghi da lei frequentati. Chi viola questo divieto potrebbe essere condannato a uno o cinque anni di carcere, e potrebbe essere arrestato anche in flagranza differita entro 48 ore dal fatto, purché ci siano prove video, fotografiche o telematiche.
Il disegno di legge propone inoltre l’ampliamento dell’ammonimento, che sarà applicato a una gamma più ampia di reati, e l’introduzione della misura della sorveglianza speciale, non solo per stalking e maltrattamenti, ma anche per tentato omicidio, revenge porn e aggressioni con gli acidi. La ministra Eugenia Roccella ha descritto questa misura come un “cartellino giallo” per gli autori di violenza. Coloro che commettono un reato dopo aver ricevuto un ammonimento vedranno aumentare le pene. Inoltre, per i reati di violenza contro le donne, saranno costituiti pool di magistrati specialisti. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha annunciato l’intenzione di raddoppiare immediatamente il numero di carabinieri dedicati a questi casi, passando da 600 a 1200.
Il disegno di legge approvato rappresenta un passo importante nel contrasto alla violenza sulle donne, ponendo l’accento sull’urgenza di una risposta rapida e determinata per prevenire tragedie simili a quella di Giulia Tramontano. L’impegno del governo è quello di garantire maggiore sicurezza e tutela per le donne vittime di violenza, attraverso misure concrete e un’azione coordinata tra le forze dell’ordine, i magistrati e le istituzioni preposte.
Marta Pennacchio