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Nuova Direttiva UE per ridurre drasticamente PM2,5 e NO2 entro il 2030

L’Unione Europea ha approvato una nuova Direttiva sulla qualità dell’aria che mira a ridurre drasticamente i livelli di inquinanti nocivi come il particolato fine PM2,5 e il biossido di azoto (NO2) entro la fine del decennio. Il Consiglio europeo ha formalmente adottato il testo, stabilendo norme aggiornate per migliorare la qualità dell’aria in tutti gli Stati membri. Ogni Paese avrà ora fino a due anni per recepire la Direttiva nella propria legislazione nazionale.

Queste nuove norme, concordate informalmente a febbraio tra Parlamento, Consiglio e Commissione, contribuiscono all’obiettivo europeo di azzerare l’inquinamento entro il 2050 e di prevenire i decessi prematuri causati dalla cattiva qualità dell’aria. Una delle novità più significative è che i cittadini potranno richiedere un risarcimento per danni alla salute nel caso in cui le norme UE sulla qualità dell’aria non vengano rispettate.

L’inquinamento atmosferico rappresenta il maggiore rischio ambientale per la salute in Europa. Gli inquinanti presenti nell’aria sono estremamente dannosi sia per gli esseri umani che per l’ambiente. Si stima che ogni anno in Europa circa 300.000 decessi prematuri siano attribuibili all’inquinamento dell’aria.

Per affrontare questa emergenza, nell’ottobre 2022 la Commissione Europea ha proposto di rivedere e consolidare due direttive esistenti sulla qualità dell’aria ambiente, nell’ambito del piano d’azione per l’inquinamento zero dell’UE. La nuova Direttiva semplifica le normative unificando le precedenti in un unico testo.

La Direttiva aggiornata introduce miglioramenti nel monitoraggio e nella modellazione della qualità dell’aria, stabilendo nuovi standard per gli inquinanti da raggiungere entro il 2030, in linea con le più recenti linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli inquinanti interessati includono:

  • Particolato fine (PM10 e PM2,5)
  • Biossido di azoto (NO2)
  • Biossido di zolfo (SO2)

Gli Stati membri potranno richiedere una proroga della scadenza del 2030 se soddisfano determinate condizioni specifiche. Inoltre, gli standard di qualità dell’aria saranno rivisti periodicamente sulla base delle evidenze scientifiche per assicurare che rimangano appropriati.

Una delle innovazioni chiave della Direttiva è il rafforzamento dei diritti dei cittadini. Ogni Paese dovrà garantire un accesso equo alla giustizia per le persone colpite dall’inquinamento atmosferico. In caso di violazione delle norme sulla qualità dell’aria, i cittadini avranno il diritto di richiedere e ottenere un risarcimento per i danni alla salute subiti.

Il testo della Direttiva sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le nuove norme nel proprio ordinamento giuridico nazionale.

Entro il 2030, la Commissione Europea riesaminerà gli standard di qualità dell’aria e, successivamente, ogni cinque anni, tenendo conto delle più recenti evidenze scientifiche per valutare la necessità di ulteriori aggiornamenti.

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