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5 giorni a Nizza e nei dintorni

Quante belle cose ha avuto in serbo per me questa vacanza e quante altre me ne sono rimaste da scoprire. Spiagge, musei, percorsi di trekking lungo il mare, splendidi borghi, campi di lavanda e “l’art de vivre à la française”. 5 giorni pieni, che mi hanno lasciato addosso un forte desiderio di ritornare. Partiamo dall’inizio però.

Giorno 1

Nizza ha il suo aeroporto proprio in città, quindi arrivarci è facilissimo. Da Napoli, il primo volo, parte prima delle 8. Per chi, come me, ama approfittare al massimo delle giornate di vacanza è perfetto. Avevo prenotato un Airbnb, vicinissimo all’aeroporto, però non potevo ancora accedervi. Non avevo in mente di girovagare questo primo giorno, e visto che viaggiavo zaino in spalla, ho pensato bene di andare direttamente in spiaggia. Credo di non essere arrivata più facilmente su una spiaggia da nessun’altra parte. A Nizza scendi dall’aereo, scannerizzi il codice Qr per fare l’abbonamento ai mezzi pubblici che trovi incollato su tutti i muri in aeroporto, e in 20 minuti arrivi sulla famosissima Promenade des Anglais. Essa parte già dall’aeroporto, quindi, volendo, si può camminare o prendere un monopattino. Io però non vedevo l’ora di arrivare in riva al mare e rilassarmi. Anche perché avevo prenotato la mia sedia sdraio su uno dei pochi lidi a pagamento e ardevo dalla voglia di vedere dal vivo questo stabilimento che tanto mi era piaciuto online. Vi consiglio fortemente di prenotare con anticipo se volete accedervi, a questo o altri stabilimenti, perché sono davvero pochi. Per quanto una spiaggia libera con questo mare può essere allettante, tenete presente che qui non c’è sabbia, bensì ciottoli. Hanno il loro fascino, ma non sono comodissimi. Nei dintorni si possono trovare spiagge sabbiose però ci si deve spostare un po’.

Sono rimasta sul lido fino al primo pomeriggio, a nuotare, leggere e pranzare con una deliziosa insalata accompagnata un Aperol Spritz che era tanto buono e fresco quanto esteticamente piacevole contro il blu del Mediterraneo davanti a me. Castel plage, è la promessa di un momento unico nascosto ai piedi del castello, bagnato dalle onde del mare.

A metà pomeriggio decido di andare al mio Airbnb, anche perché credo che il sole mi abbia accarezzata un po’ troppo. Ne avrò la conferma appena arrivata in appartamento. Non fate come me, usate la protezione se non volete spendere i soldi di una cena per creme dopo sole che poco potranno aiutarvi. La brezza fresca non è che un acceleratore dell’abbronzatura.

Il resto del primo giorno lo passo a spasso nella direzione opposta alla Promenade des Anglais, nel quartiere dove alloggio, Saint Laurent du Var. Il porto e il lungomare sono brulicanti di ristoranti, negozi e zone dove si possono praticare una grande varietà di sport. Prima di rientrare guardo il tramonto in una piacevole solitudine in riva al mare. Avere le scogliere da dove guardare il tramonto dietro al palazzo del mio Airbnb è stata una delle cose che ho più apprezzato di questo alloggio.

Giorno 2

Il secondo giorno l’ho dedicato interamente all’arte e alla cultura. Il primo intento era fare la mattina in spiaggia, però, reduce della bella ustionata del giorno prima, ho deciso di rimanere il più possibile al coperto.

Nizza è una città ricca di storia, arte e cultura e offre una varietà di musei, gallerie d’arte e luoghi di interesse che riflettono la sua vibrante identità culturale. Uno dei musei più rinomati è il Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain (MAMAC), che ospita una vasta collezione di opere d’arte moderna e contemporanea.

Per gli amanti della storia e dell’archeologia, il Musée d’Archéologie de Nice-Cimiez offre una preziosa panoramica sulla storia della regione, con reperti che risalgono all’epoca romana e preromana. Situato nel quartiere di Cimiez, questo museo è immerso in un ambiente sereno e offre una piacevole pausa dalla frenesia della città.

Nizza è anche famosa per il suo patrimonio artistico legato all’Impressionismo, con artisti come Claude Monet e Henri Matisse che hanno trascorso del tempo nella città e hanno trovato ispirazione nei suoi paesaggi pittoreschi. Il Musée Matisse, situato nel quartiere di Cimiez, ospita una vasta collezione di opere dell’artista, tra cui dipinti, disegni e sculture, offrendo ai visitatori un’opportunità unica di immergersi nell’universo creativo dell’artista.

Nizza è anche nota per la sua architettura eclettica, che mescola stili che vanno dal Barocco al Belle Époque, dal Neoclassicismo al Modernismo. Uno dei luoghi più iconici della città è la già menzionata Promenade des Anglais, con i suoi eleganti edifici lungo la costa e le maestose palme che creano un’atmosfera senza tempo. Altri punti di interesse architettonico includono la Cattedrale di San Nicola, con la sua facciata barocca e le maestose cupole, e il Palazzo Massena, un esempio splendido di architettura Belle Époque che ospita il Museo di Arte e Storia Locale. Facile da capire, quindi, che Nizza incanta anche semplicemente passeggiando per le sue strade.

Una cosa che mi ha affascinata in modo particolare è il legame della città con i fiori. Una citazione di George Gioffredo (1629-1692) recita: “Sul territorio di Nizza crescono non solo frutta, ma anche dei meravigliosi fiori, che offrono il loro grazioso spettacolo in tutte le stagioni”. Un legame, quindi, longevo e fortemente rappresentato sul territorio. Per me, che amo i fiori, è stata una bellissima scoperta.

Giorno 3

Per il terzo giorno ho prenotato un tour guidato ai campi di lavanda della Provenza. Un mio sogno nel cassetto! Siamo partiti la mattina presto per questo piccolo viaggio nel viaggio, passando per Moustiers Sainte Marie, Castellane e le Gorges du Verdon. Un’avventura attraverso la pittoresca campagna provenzale, con le sue colline e i suoi vigneti che fanno da sfondo.

Il primo punto di interesse lungo il percorso è Castellane, una graziosa cittadina situata ai piedi delle Alpi francesi. Conosciuta per la sua architettura medievale e il suo paesaggio mozzafiato, Castellane offre una pausa incantevole durante il viaggio. Qui si possono esplorare le stradine acciottolate, visitare la storica Chiesa di Notre-Dame du Roc e godersi le viste panoramiche sulla valle circostante.

Si prosegue verso le Gorges du Verdon, uno dei canyon più spettacolari d’Europa. Lungo la strada, facciamo soste per ammirare le viste mozzafiato sulle gole. Ci sono parecchi punti sul tragitto da dove si possono fare escursioni lungo dei sentieri panoramici. Però il nostro obiettivo è un altro quindi ci dirigiamo verso Moustiers Sainte Marie, un incantevole villaggio noto per le sue ceramiche artigianali e il suo ambiente pittoresco. Visitare i negozi di ceramiche locali e salire fino alla chiesa che sovrasta la vallata per ammirare le viste mozzafiato sulla campagna circostante è stata un’esperienza quasi romanzesca.

Infine, si arriva alla meta dove si è accolti da un mare di viola e dal profumo avvolgente della lavanda in fiore. È un momento unico che riempie gli occhi e il cuore di meraviglia. È surreale per me poter passeggiare in questi posti che fino a poco fa quasi non avevo nemmeno il coraggio di sognare. Scattavo foto ininterrottamente e non mi sembrava mai abbastanza.

Si torna carichi di ricordi di una giornata passata tra le bellezze naturali e culturali della Provenza. Vi consiglio quindi vivamente di prenotare un tour simile. Con Castellane e le Gorges du Verdon aggiunti al programma, il viaggio diventa ancora più memorabile, offrendo una combinazione perfetta di paesaggi mozzafiato, patrimonio storico e profumi incantevoli.

Ho concluso la giornata con una cena nel celebre Cafe de Turin, un’icona a Nizza, situato nella vivace Place Garibaldi. Fondata nel 1908, questa istituzione è rinomata per la sua cucina di mare e le prelibatezze locali. Il suo elegante arredamento e il fascino retrò lo rendono un luogo amato sia dai residenti che dai turisti.

Una delle storie più affascinanti legate al Café de Turin riguarda la sua lunga storia di incontri tra artisti, scrittori e intellettuali. Si dice che molti artisti famosi, tra cui Henri Matisse e Pablo Picasso, abbiano frequentato il Café de Turin durante i loro soggiorni a Nizza. Si racconta che durante una visita al Café, Matisse abbia trascorso ore seduto al tavolo, disegnando schizzi delle persone intorno a lui. Un altro aneddoto affascinante è legato alla tradizione della degustazione di ostriche al Café de Turin. Si dice che negli anni ’20, quando le ostriche erano considerate un lusso, i clienti fossero soliti lanciare le loro conchiglie vuote nella piazza fuori dal locale, creando così una sorta di “pavimentazione” di ostriche. Café de Turin è molto più di un semplice caffè; è un luogo intriso di storia, cultura e tradizione, che continua a deliziare i suoi clienti con il suo fascino senza tempo e la sua cucina deliziosa.

Giorno 4

Il quarto giorno l’ho dedicato al mare, ma non semplicemente ad una giornata in spiaggia, ma ad un vero pellegrinaggio verso una delle spiagge più conosciute della zona. Lo chiamo pellegrinaggio perché ha rafforzato in me la devozione alla natura, allo spettacolo dell’onda che incontra la roccia, del cielo che si confonde con il mare, dell’aria fresca che accarezza la pelle baciata dal sole. Il Sentier du littoral è un’esperienza mozzafiato lungo la costa della Costa Azzurra. Lungo questo sentiero costiero, i visitatori possono godersi panorami spettacolari sull’azzurro Mediterraneo, con scogliere scoscese, baie appartate e spiagge nascoste che si aprono di fronte a loro. Lungo il percorso, si possono trovare anche affascinanti villaggi di pescatori, antichi faraglioni e resti di fortificazioni storiche. Il mio obiettivo è Plage de la Paloma, un pezzo di spiaggia tanto delizioso quanto piccolo. Nel bel mezzo del verde lussureggiante, ai piedi di una roccia, questa spiaggia ti fa sentire staccato dal mondo caotico e sempre in fuga. Il ritmo qui è dettato dalle onde del mare e, insieme alla vista sulle scogliere di Beaulieu-Sur-Mer e di Eze, sono la definizione suprema dell’ozio senza sensi di colpa.

Perché in posti così, oziare è un dovere!

Nel tardo pomeriggio torno a casa e mi godo una cena nella vicina Saint Laurent du Var. Prima di rientrare, ammiro per l’ultima volta il tramonto sulla spiaggia dietro “casa”.

Giorno 5

Il quinto giorno ho il volo di ritorno nel pomeriggio. Cos’altro meglio fare se non tornare su quella spiaggia che tanto mi era piaciuta il giorno prima. Prendendo il pullman presto la mattina, arrivo lì tra i primi e faccio colazione in spiaggia con dei pain au chocolat. Tra un bagno e un po ‘di lettura, il tempo vola ed è il momento di andare in aeroporto. Le spiagge pubbliche qui mettono a disposizione la doccia quindi non preoccupatevi di andare via sporchi.

Poi c’è qualcosa di speciale nell’arrivare sulla spiaggia direttamente dall’aereo e di tornare sull’aereo con ancora un po’ di sale sulla pelle.

Andra Juhasz

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