Spesso pensiamo al viaggio come a qualcosa di lontano, una fuga verso terre sconosciute e nuove culture. Ma cosa succede se cominciamo a vedere il viaggio non solo come uno spostamento, ma come un’esperienza che può nascere anche a pochi passi da casa? Ogni volta che ci immergiamo in qualcosa di diverso, che apriamo gli occhi su ciò che ci circonda con curiosità e stupore, stiamo in qualche modo viaggiando. Ed è proprio con questo spirito che ho deciso di esplorare un piccolo angolo della mia terra, partecipando alla sagra dei funghi di Cusano Mutri.
Cusano Mutri, un pittoresco borgo immerso nel verde del Parco Regionale del Matese, ospita ogni anno una delle sagre più attese della regione. La sagra dei funghi non è solo un inno ai sapori dell’autunno, ma anche un’opportunità per scoprire le tradizioni locali e le storie di un luogo che, per chi sa guardare, si trasforma in una vera e propria destinazione di viaggio.
Cusano Mutri è un gioiello incastonato tra le colline del Matese, un luogo dove la storia e la natura si intrecciano in un abbraccio armonioso. Le sue origini risalgono all’epoca romana, ma il paese si sviluppò nel Medioevo, periodo in cui fu fortificato e divenne un importante centro di scambio commerciale. Passeggiando per le strade, è facile immaginare la vita di un tempo: gli artigiani al lavoro, le famiglie riunite nelle piazze, e il profumo del pane fresco che si diffondeva nell’aria.
Il paesino è rinomato per la lavorazione della pietra, una tradizione che si riflette nella creazione di opere d’arte e oggetti decorativi. Qui si trova il mortaio in pietra più grande del mondo, registrato nel Guinness dei Primati, così come il cucchiaio di legno più grande, che testimoniano l’abilità artigiana e la creatività degli abitanti.
L’architettura di Cusano Mutri è un viaggio nel tempo, un racconto che si snoda tra le strade lastricate e gli edifici storici che conservano il fascino del passato. Il centro storico del paese, con le sue stradine strette e le piazzette accoglienti, riflette l’aspetto medievale di un tempo, caratterizzato da case in pietra e archi a tutto sesto. Qui, si possono ancora scorgere elementi architettonici che raccontano storie di un’epoca in cui Cusano Mutri era un importante centro commerciale e culturale.
La Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo è la più antica chiesa di Cusano Mutri, citata già nel 490 d.C. come San Pietro all’Elce. Questo edificio, ristrutturato e ampliato nel corso dei secoli, presenta uno stile romanico, con tre navate e portali in pietra. Un elemento di particolare interesse è la pala d’altare barocca che raffigura l’Eterno Padre e la Sacra Famiglia, circondata da angeli. La chiesa, che non subì danni durante il terremoto del 1688, è collegata ai ruderi del castello, dove i feudatari assistevano alle celebrazioni tramite una finestra interna.
Infine, i ruderi del Castello Cusano, situati sulla sommità di una collina, raccontano la storia di un passato medievale affascinante. Le mura di pietra e le torri di avvistamento rimangono a guardia del paese, offrendo panorami mozzafiato sul paesaggio circostante e invitando i visitatori a immaginare le battaglie e le storie di cavalieri che un tempo animavano queste terre.
La gente di Cusano Mutri è calorosa e accogliente, orgogliosa delle proprie tradizioni e legata a un territorio ricco di risorse. Gli abitanti, spesso dediti all’agricoltura e all’allevamento, sono custodi di saperi antichi che si tramandano di generazione in generazione. Durante la sagra, il paese si anima e i visitatori possono vivere l’autenticità di questa comunità, assaporando non solo i piatti tipici, ma anche la passione e l’impegno di chi li prepara.
La sagra dei funghi di Cusano Mutri è un evento imperdibile per gli amanti della gastronomia e della cultura locale. Ogni anno, il paese si anima di colori e profumi, accogliendo visitatori da ogni parte della regione e oltre. Durante la manifestazione, le piazze e le strade si riempiono di stand gastronomici che offrono una vasta gamma di piatti a base di funghi, preparati secondo le tradizioni locali. Ma non è solo una festa per il palato; è anche un’occasione per scoprire l’autenticità di Cusano Mutri, con le sue tradizioni, i prodotti tipici e l’ospitalità calorosa degli abitanti.
Istituita nel 1984, la sagra è un evento che affonda le radici nella tradizione gastronomica e culturale del territorio. Ogni anno, questo festival celebra la biodiversità locale, con particolare attenzione ai funghi porcini, diventando un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo.
La manifestazione si svolge in autunno e dura tre settimane, durante le quali il borgo si anima con stand gastronomici che offrono piatti tipici preparati con funghi, accompagnati da vini della regione. L’atmosfera festiva è arricchita da concerti, balli popolari e attività culturali, trasformando Cusano Mutri in un palcoscenico vivace che celebra non solo la gastronomia, ma anche l’eredità culturale del luogo.
Gli stand sono aperti la sera nei giorni feriali, mentre nei weekend aprono anche a pranzo, permettendo ai visitatori di immergersi nei sapori autunnali della cucina campana.
In questo festival autunnale, i visitatori sono accolti da una varietà di piatti che celebrano il re della gastronomia del territorio: il fungo porcino. Qui, ogni stand è un’opportunità per assaporare diverse specialità, dai funghi trifolati e ripieni a gustose zuppe calde, fino a piatti più elaborati che combinano funghi freschi con pasta artigianale.
Non può mancare la paposcia cusanese con porchetta, provola e crema di funghi porcini, un modo semplice ma delizioso per gustare i funghi in un formato pratico e saporito, e, evidentemente il “caciocavallo impiccato,” un formaggio tipico che viene fuso e servito su griglia, creando un’esperienza di gusto unica che incanta tutti i palati. Ogni morso è un invito a scoprire e apprezzare la ricchezza della cucina campana, dove la tradizione si sposa con ingredienti freschi e locali, rendendo questa sagra un’occasione imperdibile per ogni amante del buon cibo.
Ho avuto l’opportunità di parlare con Maria, una cuoca del posto che da oltre vent’anni prepara piatti tipici a base di funghi durante la sagra. Con gli occhi che brillavano, mi ha raccontato di come la sua famiglia raccolga i funghi nei boschi circostanti, un rito che si tramanda di generazione in generazione. “Ogni volta che vedo i volti sorridenti dei visitatori mentre assaporano i miei piatti, sento che la tradizione continua,” ha affermato. Le sue parole rispecchiano il legame profondo tra la comunità e la propria cultura gastronomica, un legame che si rinforza durante eventi come questo. Storie come la sua rendono la sagra un’esperienza autentica e unica, capace di avvicinare le persone alle radici del territorio.
Quest’anno, la Sagra dei Funghi di Cusano Mutri si è svolta dal 19 settembre al 13 ottobre 2024, festeggiando la sua 44esima edizione.
La Sagra dei Funghi di Cusano Mutri rappresenta un’esperienza che va oltre il semplice evento culinario; è un viaggio che unisce cultura, tradizione e sapori autentici della Campania. Partecipare a questa sagra non significa solo assaporare piatti deliziosi, ma anche immergersi nella storia di un borgo che sa come accogliere i visitatori con calore e ospitalità. I sapori dei funghi porcini, la freschezza degli ingredienti locali e l’atmosfera vivace delle bancarelle rendono questo evento un’occasione imperdibile per chiunque voglia scoprire le ricchezze della gastronomia campana. Che si tratti di una visita con amici, di una gita in famiglia o di una scoperta solitaria, ogni momento trascorso a Cusano Mutri durante la sagra si trasforma in un ricordo indimenticabile. Un viaggio che invita tutti a riscoprire la bellezza delle esperienze quotidiane e a valorizzare ciò che la propria terra ha da offrire.
Partecipare a eventi come la Sagra dei Funghi di Cusano Mutri non è solo un’occasione per assaporare deliziosi piatti; è un invito a scoprire e valorizzare le ricchezze del proprio territorio. Ogni comune ha le proprie tradizioni, sagre e festività che raccontano la storia e la cultura locale, spesso trascurate per la frenesia della vita quotidiana. Vi invito a esplorare la vostra area, a cercare festival gastronomici, mercati o eventi culturali che celebrano le peculiarità locali. Chi sa, potreste scoprire un “tesoro” gastronomico a pochi passi da casa, e trasformare un semplice weekend in un viaggio ricco di sapori e storie da raccontare.
Andra Juhasz