Simbolo dell’era delle grandi scoperte portoghesi, la Torre di Belém a Lisbona attira oggi una variegata umanità, alla ricerca di scoperte che non riguardano più il mondo esterno ma piuttosto se stessa. Ad essere sincera, Lisbona non era nella mia lista di posti che avrei voluto assolutamente visitare, ma un’amicizia speciale ha fatto sì che ci andassi, e oggi sono grata per questa opportunità.
Parliamo delle mie grandi scoperte a Lisbona. Iniziamo con i pastéis de nata (o pastel de Belém), dei dolcetti tipici del Portogallo, ripieni di una golosa crema il cui segreto è custodito dalla Oficina do Segredo. Questi dolci hanno conquistato il mio cuore al punto che ne ho comprato una dozzina da portare con me in Italia. È superfluo dire che ho fatto colazione con questi dolci per un’altra settimana, per la gioia della mia anima.
Lisbona è una città fortunata per la sua posizione sull’oceano. Il suo porto è stato testimone di grandi conquiste e ha accolto numerose visite, contribuendo così a creare una ricca storia e innumerevoli racconti. Questo ha plasmato e arricchito il suo stile architettonico e l’ha resa un punto di incontro tra culture e realtà provenienti da tutto il mondo. È impossibile non trovare qualcosa che tocchi l’anima di chiunque visiti questa città. Non servono guide o consigli, una semplice passeggiata vi porterà di fronte a luoghi meravigliosi, ristoranti fantastici e colori che raramente troverete altrove.
Per la gioia degli occhi, scoprite gli azulejos, piastrelle di ceramica smaltata e riccamente decorate che abbelliscono le facciate di questa stupenda città. Ogni angolo è unico, e Lisbona è un’opera d’arte a cielo aperto.
Il vostro sguardo si alzerà anche all’interno del Convento do Carmo. Un terremoto colossale lo distrusse nel 1755, e da allora, nonostante vari tentativi di restauro, rimane senza tetto, come a sottolineare che talvolta distruggere significa anche creare.
Una delle esperienze imperdibili a Lisbona è la gita in tram al quartiere di Beira-Mar. Mentre il tram si arrampica per le ripide strade di Lisbona, potrete godere di affascinanti panorami sulla città e sull’oceano. Questo viaggio, oggi definito pittoresco dai turisti, mi ha fatto sentire come se fossi tornata indietro nel tempo, quando i tram erano il principale mezzo di trasporto di Lisbona.
Se pensate che l’esperienza culinaria di Lisbona si limiti ai pastéis de nata, vi sbagliate di grosso. Non potete lasciare la capitale portoghese senza esplorare i suoi mercati locali. Andare al mercato è il modo più autentico per vivere la quotidianità del luogo che state visitando. Tuttavia, il Mercado da Ribeira, noto anche come Time Out Market, è stato un autentico paradiso culinario. Qui ho gustato una varietà di piatti tradizionali portoghesi, dai frutti di mare freschi ai formaggi locali e ai prelibati piatti di carne. Ogni boccone era un’esplosione di sapori autentici che mi ha fatto sentire più vicina alla cultura culinaria portoghese.
In viaggio, tutti cerchiamo una vista panoramica mozzafiato sulla città che stiamo visitando, e Lisbona offre una miriade di miradouro che regalano panorami indimenticabili. Il Miradouro da Senhora do Monte è quello che ho amato di più. Prendendo un tram fino al quartiere di Graça, ho ammirato Lisbona dall’alto, con il suo labirinto di tetti in terracotta e le torri dei suoi edifici storici che emergono tra gli alberi. Potreste passare una giornata intera a esplorare i belvedere di Lisbona, e sarebbe tempo ben speso.
Non limitatevi a passeggiare nel centro della città. Lungo il Tago, avrete la possibilità di fermarvi in uno dei tanti caffè o bar o semplicemente ammirare il passaggio delle navi e l’architettura dei ponti che dominano il fiume più lungo della penisola iberica. Questo vi regalerà tramonti indimenticabili, e seguendo il suo corso, arriverete al quartiere di Belém, dove scoprirete la Torre di cui ho parlato all’inizio. Costruita con blocchi di lioz, una tipica pietra calcarea portoghese, che erano avanzati dalla costruzione del Mosteiro dos Jerónimos nello stesso periodo, la Torre de Belém deve la sua bellezza all’esterno riccamente decorato, ben visibile sia da terra che durante un giro in battello.
Non lontano, il Monumento alle Scoperte e il suo piazzale antistante, pavimentato con un mosaico che rappresenta un mappamondo al centro, hanno avuto su di me un effetto magico. La luce del tramonto ha reso tutto ancora più speciale, aumentando in me la già smisurata voglia di viaggiare e scoprire. Non perdetevi questo luogo, né il Mosteiro dos Jerónimos. Questo monastero, costruito per celebrare il ritorno in patria di Vasco de Gama dopo aver scoperto la rotta per l’India, è un chiaro esempio dello stile manuelino, sembrando un gigantesco ricamo in pietra. La miriade di dettagli finemente scolpiti sulle arcade e le colonne sia all’esterno che all’interno raccontano la storia di questa città in modo affascinante.
E se tutte queste passeggiate vi stancano, andate a prendere un caffè con il grande poeta Fernando Pessoa. Lisbona, sua città natale, ancora respira il suo spirito letterario. Ho visitato la sua statua nel quartiere di Chiado. Il suo genio poetico si manifesta nella sua abilità nel creare diverse personalità letterarie, ognuna con una voce unica. Attraverso le parole di Pessoa, ho compreso meglio l’anima complessa e riflessiva di Lisbona e ho apprezzato ancora di più il suo impatto duraturo sulla letteratura mondiale. Ci siamo fatti una chiacchierata e mi ha detto: “Viaggiare? Per viaggiare basta esistere. Passo di giorno in giorno come di stazione in stazione, nel treno del mio corpo o nel mio destino, affacciato sulle strade e sulle piazze, sui gesti e sui volti, sempre uguali e sempre diversi, come in fondo sono i paesaggi.” (Tratto da “Il libro dell’inquietudine”) Sono d’accordo con lui, ma quanto è bello oggi poter arrivare così facilmente all’altra parte del mondo e vivere realtà diverse dalla nostra? Andate a scoprire questa città piena di storia, monumenti, azulejos e tramonti. Non ve ne pentirete!
Andra Juhasz