Quando ho lasciato Cavnic tanti anni fa, l’ho fatto con la convinzione di chi pensa che il proprio paese d’origine sia solo un punto di partenza, un luogo che si lascia alle spalle in cerca di nuove scoperte. Per me, Cavnic era sempre stato una piccola cassa in cui custodire ricordi, ma mai una destinazione, mai un posto che qualcuno potesse scegliere come meta di viaggio. Tornarci oggi, con occhi diversi, mi ha fatto capire quanto mi sbagliassi. I monti che circondano Cavnic, che prima sembravano solo parte dello sfondo, ora li vedo come giganti silenziosi, carichi di storie e bellezza.
Cavnic non è solo il luogo dove sono nata, ma è la porta d’accesso a una regione che custodisce il fascino autentico della Romania: Maramureș.
Una delle esperienze che mi ha fatto cambiare prospettiva è stato il ritorno di una mia cara amica d’infanzia. Anche lei vive all’estero ormai, ma è tornata insieme a suo marito americano, che non aveva mai visitato la nostra terra. Questo ci ha spinto a guardare Cavnic e tutto il Maramureș con occhi nuovi, da veri turisti, e a riscoprire quei luoghi che avevamo dato per scontati. Mostrare la nostra casa a un ‘estraneo’ ci ha fatto capire quanto ci sia da raccontare e condividere.
Maramureș è una delle poche regioni in Europa dove le tradizioni sono ancora vive e tangibili, dove i villaggi sembrano cristallizzati nel tempo, e dove ogni angolo racconta una storia diversa. Tra i luoghi da visitare c’è il Cimitero Allegro di Săpânța, dove la morte viene celebrata con umorismo e colori vivaci, o le Chiese in legno, come quella di Bârsana, vere e proprie opere d’arte scolpite nella natura.
Se si cerca un contatto con la natura, le montagne Gutâi sono perfette per escursioni panoramiche, mentre i villaggi rurali della valle offrono un’immersione nella cultura locale. Lontano dai rumori della modernità, qui si respira un’aria diversa, quasi magica, fatta di tradizioni secolari e paesaggi mozzafiato.
Una delle prime tappe che abbiamo voluto far scoprire al marito della mia amica, e riscoprire noi, è stato il villaggio di Breb. Questo piccolo borgo è un vero gioiello incastonato tra le colline, dove il tempo sembra essersi fermato. Le case di legno, perfettamente conservate, raccontano storie di generazioni che hanno vissuto in armonia con la natura. Qui, l’ospitalità è sacra, e la gente ti accoglie come se fossi parte della loro famiglia. Anche noi ci siamo immersi nella tradizione, indossando i costumi tipici locali. Vedere lui passeggiare tra le case di legno, vestito come un abitante del villaggio, è stato un momento unico che ha reso ancora più speciale il nostro viaggio.
Non lontano da qui di trova il Cimitero Allegro di Săpânța. Questo è uno dei luoghi più unici e affascinanti di tutta la Romania, forse del mondo. Qui, la morte non è trattata con tristezza o paura, ma con ironia e colore. Ogni tomba è adornata da una croce dipinta in vivaci tonalità di blu, verde, rosso e giallo, con illustrazioni e poesie che raccontano, in modo umoristico, la vita e spesso la morte dei defunti. Le iscrizioni sono una celebrazione della vita quotidiana e dei caratteri peculiari dei defunti, ricordati con affetto, ma anche con un tocco di leggerezza e schiettezza. Ad esempio, si possono trovare epitaffi che descrivono le passioni o i difetti di chi riposa lì, sempre con una vena ironica. Fondato dall’artigiano locale Stan Ioan Pătraș negli anni ’30, il cimitero è diventato una vera e propria attrazione turistica, oltre che un luogo di riflessione sulla morte e la vita. Visitare il Cimitero Allegro ti fa comprendere la filosofia di vita della gente di Maramureș: una visione del mondo in cui anche la fine della vita può essere vista con un sorriso, come parte di un ciclo naturale che non deve essere temuto.
In un viaggio che vuole definirsi tale fino in fondo, non può mancare l’esperienza del cibo. In Maramureș, i pasti non sono solo nutrimento, sono un momento di condivisione, un rituale che ti connette alle persone e al territorio. Siamo stati accolti a casa di alcuni parenti, dove il tavolo era imbandito di piatti tradizionali come la ‘tocană de oaie’ (spezzatino di agnello), la ‘mămăligă’ (polenta) e i deliziosi ‘cozonaci’ (dolci tipici).
Se c’è un dolce che rappresenta la vera essenza della cucina tradizionale rumena per me, quello è sicuramente i Papanași. Questo delizioso dessert, amato da grandi e piccoli, è una combinazione perfetta di sapori semplici ma irresistibili. I Papanași sono delle frittelle a base di formaggio fresco, farina e uova, fritte fino a doratura e servite calde. La loro forma rotonda, con una piccola palla di impasto sopra, li rende inconfondibili. Vengono tradizionalmente serviti con abbondante panna acida e una generosa dose di marmellata di mirtilli o frutti di bosco, che bilanciano perfettamente la dolcezza dell’impasto con la loro acidità. Ogni boccone è una festa di consistenze: l’esterno croccante e l’interno morbido e saporito, arricchito dal contrasto tra la cremosità della panna e il sapore fruttato della marmellata. Per me, i Papanași rappresentano molto più di un semplice dessert: sono un vero e proprio ritorno all’infanzia e ai sapori di casa, un dolce che ogni viaggiatore dovrebbe provare durante un viaggio in Maramureș.
Il nostro ospite americano è rimasto incantato dalla generosità e dal calore con cui è stato accolto, un tratto tipico della gente di queste parti.
Per chi vuole completare l’esperienza maramureșana con una delizia culinaria, Pastravaria Mara è una tappa imperdibile. Situata in mezzo alla natura, questa famosa trotteria offre un’atmosfera tranquilla e genuina, perfetta per rilassarsi dopo una giornata di esplorazioni. Il piatto forte, ovviamente, è la trota fresca, preparata secondo ricette tradizionali che esaltano i sapori locali. Accompagnata da mămăligă e verdure di stagione, la trota alla griglia è un vero e proprio viaggio nel gusto della regione. Il personale accogliente e l’ambientazione rustica rendono l’esperienza indimenticabile, un autentico assaggio dell’ospitalità del Maramureș.
Un’altro posto che ci tenevo a far vedere e rivedere per me stessa e la chiesa di legno di Șurdești, un gioiello di architettura religiosa che si erge maestosa tra le colline di Maramureș. Chiesa della mia infanzia, la chiesa è stata costruita nel 1721, ed è una delle chiese in legno più alte al mondo, con un campanile che raggiunge i 72 metri. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresenta uno degli esempi più raffinati di maestria artigianale locale. Ogni dettaglio, dagli intagli lignei alle iconostasi dipinte a mano, riflette la profonda devozione della comunità. Non è solo una struttura architettonica, ma un simbolo di resistenza e fede. Durante i secoli, la chiesa ha visto passare guerre, regimi e rivoluzioni, eppure continua a essere un punto di riferimento spirituale per i fedeli del villaggio. Visitare la chiesa di Șurdești è come fare un viaggio nel passato, in un tempo in cui la religione e l’arte erano inseparabili e rappresentavano la vera anima della comunità.
Il Monastero di Bârsana è uno dei luoghi più iconici di Maramureș e rappresenta un perfetto esempio dell’architettura religiosa tradizionale in legno. Costruito nel XVIII secolo, il monastero sorge su una collina, immerso in una cornice di verde che lo rende un’oasi di pace e spiritualità. La struttura è famosa per la sua chiesa alta, con il tetto in legno a più livelli, e per i dettagli minuziosi degli intagli lignei che ornano ogni angolo. Il monastero è un luogo di pellegrinaggio per i fedeli ortodossi e un punto di riferimento per chi vuole immergersi nella tradizione religiosa della regione. Una volta varcata la soglia del monastero, si viene accolti da un giardino fiorito e da un’atmosfera di silenzio che invita alla riflessione. Ma non è solo la bellezza del luogo a colpire: la devozione e la cura delle suore che vivono qui rendono la visita un’esperienza profonda e toccante. Bârsana rappresenta un perfetto esempio di come la natura, l’arte e la fede possano fondersi armoniosamente, creando un luogo che lascia il segno nel cuore di chi lo visita
Il Museo del Villaggio all’aria aperta è un’altra tappa che consigliamo vivamente. Passeggiare tra le ricostruzioni di case tradizionali, mulini e chiese è come fare un salto indietro nel tempo. Qui, si può davvero toccare con mano la vita rurale che ha caratterizzato Maramureș per secoli, un’esperienza che ci ha aiutato a riscoprire e capire meglio le nostre radici.
Infine, una visita che lascia sempre un segno profondo è quella al Museo Memoriale delle Vittime del Comunismo a Sighet. Questo museo racconta una pagina dolorosa della storia rumena, attraverso le storie di coloro che hanno sofferto sotto il regime comunista. È un luogo di riflessione e memoria, che ti colpisce dritto al cuore e che ci ha fatto riflettere su quanto sia importante ricordare il passato per apprezzare la libertà di oggi.
Il Museo Memoriale delle Vittime del Comunismo di Sighet è una tappa imprescindibile per chiunque voglia comprendere appieno la storia recente della Romania. Situato nell’ex carcere politico di Sighetu Marmației, il museo raccoglie le testimonianze di chi ha sofferto sotto il regime comunista. Le celle, conservate nella loro forma originale, narrano la brutalità del sistema, mentre le esposizioni documentano la repressione, le deportazioni e le vite spezzate. Ogni stanza è dedicata a un tema o a un gruppo specifico di prigionieri, come intellettuali, contadini e leader religiosi. Camminando tra i corridoi, si percepisce il silenzio carico di sofferenza, che spinge a riflettere sulla fragilità della libertà. Il museo, oltre a commemorare le vittime, vuole anche educare le nuove generazioni, affinché simili tragedie non si ripetano. Uscirne senza esserne profondamente toccati è impossibile.
Riscoprire Cavnic e Maramureș attraverso gli occhi di un turista è stato un viaggio sorprendente, che mi ha permesso di vedere la mia terra sotto una nuova luce. Ciò che un tempo sembrava ordinario è ora straordinario: i villaggi silenziosi, le chiese in legno, i piatti tradizionali condivisi intorno a una tavola, tutto ha acquisito un valore nuovo e più profondo. Questo angolo di Romania, nascosto tra le montagne, ha un’anima vibrante fatta di tradizioni, ospitalità e bellezza senza tempo. Spero che questo racconto possa ispirare altri a visitare Maramureș, non solo per la sua storia e i suoi paesaggi, ma per la sua capacità di farti sentire a casa, ovunque tu provenga. In un mondo che corre veloce, Maramureș offre un raro invito a rallentare, a respirare e a vivere la vita con autenticità.
Andra Juhasz